Mi arriva da un amico un documento in power point che gira su internet dove viene proposta come cosa scandalosa e incredibile il fatto che la Banca Mediolanum che, dice l’autore della furba sequenza, fa capo a Berlusconi, non ha sportelli bancari e sedi come tutte le banche ma usa, le Poste Italiane per ricevere depositi di denaro e fare le altre operazioni che sono tipiche delle banche. Il documento si chiama “le Poste di Berlusconi”.
La sequenza di immagini e didascalie, suggerisce l’ipotesi di uno scandaloso conflitto di interessi, ma non si espone con affermazioni dirette ed esplicite: il Primo Ministro/Imprenditore/Tycoon sfrutta le Poste Italiane per fare gli affari della sua banca…
Il mail di accompagnamento dice: La notizia è stata verificata col senatore Giaretta, massimo esponente dell'Ulivo per le leggi finanziarie, ed è tutto vero! Fate girare !!!
Ora questo mio amico è un ex importante imprenditore Italiano ora in pensione, una persona certamente informata e “padrona del mondo”, insomma uno che conosce e sa.
Non ci vuole molto di più di uno sguardo per capire che la Banca Mediolanum, molto intelligentemente, utilizza il servizio di conti correnti postali e il deposito presso le Poste per svolgere la sua funzione di gestore di crediti e debiti. Se Berlusconi può essere proprietario o azionista di banche io non vedo come possa essere scandaloso il fatto che queste banche utilizzino un servizio pubblico disponibile a tutti i cittadini e a tutti gli imprenditori come il servizio dei conti correnti postali e il domicilio presso le Poste Italiane.
E’ un pò come scandalizzarsi perché Berlusconi, comprando i regolari francobolli usa le Poste Italiane per mandare lettere ad amici, conoscenti e altri aventi causa, oppure perché comprando regolare biglietto (che lui ha comunque con sconto del 100% come tutti i parlamentari Italiani) usa il treno per andare da Milano a Roma. Oppure perché beve l’acqua dell’Acquedotto Municipale, o compra la benzina dall’AGIP.
Ma non è questo l’argomento che mi ha solleticato: il mio amico è accorto e informato eppure in qualche modo è cascato nella trappoletta furba e ha inoltrato a 24 suoi amici il documento in oggetto. Supponendo che almeno il 10% di questi 24 inoltri la cosa ad altri 24 etc. etc. si fa presto il conto di quale enorme divulgazione avrà la fregnaccetta. Contribuendo, grazie alla distrazione e credulità del pubblico, alla costruzione della immagine deteriore del Berlusca, che non ha certo bisogno di questi aiuti essendo già lui da solo molto bravo nel compito.
Questo è il clima del penisolone: anche la più banale delle circostanze (Berlusconi che usa il servizio dei conti correnti postali delle Poste Italiane SpA) serve per alimentare l’immagine scandalosa del conflitto di interessi e anche persone accorte e informate ci cascano. Immaginiamo quelli meno accorti, astuti e informati …
Sul versante invece del commento all’iniziativa bancaria/postale di Berlusconi devo dire che mi sembra una cosa intelligente: aumenta il servizio ai cittadini, aumenta l’utilizzazione di un servizio pubblico e le sue entrate e ne aumenta quindi l’efficienza generale, riduce i costi delle transazioni bancarie, fa concorrenza alle banche Italiane (un luogo notoriamente oscuro di inefficienza e di sfruttamento ignobile del pubblico ignaro e coatto). Molte altre banche “on-line” seguiranno e finalmente si avrà una vera concorrenza capace di stroncare gli indebiti arricchimenti delle banche italiane oggi protette nelle loro solide roccaforti oligopolistiche. Sono andato a vedere in rete (cfr i siti) e ho trovato molti siti della Banca/non banca Mediolanum e anche un sito dove si denuncia lo scandalo dell’accordo con le Poste Italiane: devo dire in modo ottuso e niente affatto convincente. Il responsabile del sito (Fabio Bucciarelli) infatti si arrampica sui vetri, deve riconoscere che le Poste faranno lo stesso accordo con altre banche on-line e che si limitano a fornire il servizio dei conti correnti. Dico io grazie alla spinta e alla idea originale di Mediolanum BerluBank. Conclusione: se lo scandaloso accordo non ha trovato opposizione in Parlamento la ragione c’è: non c’era niente da sgattare. Siccome lo fa Berlusconi, l’Ulivo postcomunista, ma ancora trinariciuto (omaggio a Giovannino Guareschi) deve gridare allo scandalo ed eccitare l’indignazione delle masse. Un’altra conseguenza della acritica paranoia anti-berlusconiana attualmente in vigore in Italia, sarà che io, per avere semplicemente affermato che Berlusconi può utilizzare il servizio dei conti correnti postali delle Poste Italiane, passerò per un berlusconiano di merda. Non cambiano le cose in Italia: al tempo di mio Nonno Silvio (un gran figo! di Livorno) quando si voleva “marcare” qualcuno a fuoco si diceva: “ha detto male di Garibaldi”… mutatis mutandis…
Finchè la “sinistra”, o sedicente tale, Italiana non esce da questa palude ideologica, ci sono poche speranze di rinascita. Avremo Berlusconi forever: che piaccia o no. O, peggio, avremo Prodi e Rutelli.
P.S. un ultimo commento sulle Banche e sui Ministri: meglio i ministri (primi o secondi) che possiedono banche, che le banche che possiedono ministri.