Cari amici,
Scusate la petulanza, ma la "put option" mi ha aperto nuovi orizzonti: un contributo originale e straordinario alla strumentazione contrattuale delle grandi transazioni nel "corporate world" internazionale che esige qualche commento in più. Nel mio recente breve esercizio (Fiat versus GM) mi sono dimenticato di riconoscere la genialità dell'anonimo sherpa del team Fresco che ha inventato la "put option" e dell'altrettanto anonimo membro del team che è riuscito a "venderla" agli Americani dell'astuto Wagoner. Da quando si vendeva la Torre di Pisa e il Colosseo agli ignari e felici turisti USA non si era visto un colpo di genio di questa portata.
L'Accademia Internazionale dei Magliari dovrebbe istituire un premio speciale (una specie di Nobel della maglieria) e conferirlo agli ignoti operatori con copia per conoscenza a Lucky Montezemolo. La controparte USA che ha sottoscritto la condizione "put option" dovrebbe ricevere simmetrici riconoscimenti. Credo che MAI tremila miliardi siano stati scippati con tanta eleganza lasciando per di più la controparte felice e soddisfatta di averli pagati (questo è il vero capolavoro). E' questa l'unica nota positiva della vicenda, nel complesso triste, e mi dispiace di averla mancata nella prima edizione del componimento: elaborerò adeguatamente in seguito.
Intanto vi rimetto in allegato un breve esercizio alla Guareschi su una delle tante possibili applicazioni della "put option". Uno strumento che, se applicato estesamente e in tutta la sua potenzialità, potrebbe davvero salvare la Fiat, Torino, l'occupazione, l'indotto, i sindacati e Chiamparino, e l'Italia stessa. Non ultima l'Europa.
"Veneranda e la put option" che trovate in allegato indica l'inizio di una grande rivoluzione del mercato dell'Auto (Fiat) ed altro.
Cordialità e "put options" a tutti,
Lorenzo Matteoli
Il Signor Veneranda aveva deciso di non comperarsi un’automobile. Era stata una decisione difficile che lo aveva logorato per mesi, ma alla fine aveva deciso. Aveva i soldi e se lo poteva permettere. Lo aveva comunicato alla sua gentile signora che lo aveva guardato con orgoglio e aveva approvato chiedendo:
Signora Veneranda: Sono d’accordo caro. E’ giusto ed è tempo che noi prendiamo questa decisione. Abbiamo risparmiato per anni e ce lo possiamo permettere. Quale automobile ti vuoi non comperare?
Signor Veneranda: Vorrei non comperarmi una Fiat: sono quelli che fanno le condizioni più convenienti. Con trentamila Euro puoi non comperarti delle auto costose e assolutamente inaffidabili. Bisogna insistere però e non bisogna chiedere sconti. Oggi stesso vado.
Signora Veneranda: Bravo! Così bisogna fare: cosa fatta capo ha! Non vedo l’ora di non avere la nuova automobile!
Il Signor Veneranda andò prima in Banca a prendere i soldi: trentamila Euro liquidi dal mio conto corrente, disse all’impiegato che conosceva da anni. Accidenti! Signor Veneranda, disse l’impiegato che sapeva che il Signor Veneranda non aveva mai ritirato più di dieci Euro liquidi per volta, se vuole le faccio un assegno circolare. No! Disse il signor Veneranda tagliando corto, ho bisogno di trentamila Euro liquidi! In tagli da 20 Euro. Per maggiore chiarezza e per doverosa informazione dell’impiegato aggiunse Devo non comperarmi un’automobile!
Perbacco! disse l’impiegato, con la nuova possibilità della “put option”? Esatto! disse il Veneranda senza nascondere un certo orgoglio. Per questo ho bisogno dei liquidi e in tagli piccoli.
Il Signor Veneranda voleva avere la sensazione fisica del denaro che avrebbe pagato per non comperarsi l’automobìle e l’assegno circolare gli avrebbe dato scarsissima soddisfazione. Meglio una bella paccata di 1500 biglietti da 20 Euro: una sensazione grandiosa! 15 mazzette da 100 biglietti l’una. Erano anche abbastanza pesanti.
Con la rassicurante sensazione del peso di 1500 biglietti da venti Euro nella borsa il Signor Veneranda andò alla Concessionaria Fiat di Corso Dante. Entrò trepidante affettando però una grande sicurezza. Girò fra i diversi modelli esposti e fu rapidamente avvicinato da un cortese commesso: Posso aiutarla?
Certo! disse il Signor Veneranda vorrei non comperare un’automobile. Sa con la “put option”… Certo disse il commesso, senz’altro, Lei è uno dei primi clienti, ma siamo in grado di servirla.
Il Signor Veneranda si fece quindi illustrare dettagliatamente le prestazione e le caratteristiche dei diversi modelli esposti e alla fine si decise per una Stilo: modello base 20 mila Euro, senza diversi (put) optionals si arrivava a 25 mila Euro senza chiavi in mano. Il commesso disse che in via eccezionale poteva fare 30 mila Euro: pagamento in liquidi secondo la prassi “put option” che costituiva la recente strategia commerciale del Gruppo Torinese.
Sono al corrente, disse il Signor Veneranda con aria di chi se ne intende: è per questo che sono qui!
Il commesso sorrise con un cenno di intesa.
Veneranda passò alla cassa, firmò diverse carte e moduli e una dichiarazione nella quale si impegnava a non ritirare mai la macchina non acquistata sulla quale non avrebbe mai accampato diritto alcuno.
Veneranda aprì la sua borsa e consegnò la paccata di mazzette, che il cassiere contò in sua presenza leccandosi a più riprese il pollice e l’indice della mano destra. Gli venne quindi rilasciata regolare ricevuta per 30 mila Euro.
Veneranda uscì dalla concessionaria finalmente soddisfatto: assaporando la magnifica sensazione di non avere comperato per 30 mila Euro una automobile Fiat: era stato uno dei primi a godere dell’incredibile privilegio di utilizzare il vantaggio di pagare il diritto maturato dalla Fiat di non esercitare nei suoi confronti il privilegio della “put option”.
Ora finalmente Veneranda poteva cominciare a pensare “automobile” con qualche realismo e senza vincoli di sorta. Grazie al genio che aveva inventato la “put option”.