Il Presidente della RAI in Brasile

di Edoardo Pacelli - Rio de Janeiro, 9 novembre 2002

Il Presidente della RAI, Antonio BaldassarreÈ giunto a Rio de Janeiro, dopo aver visitato Brasilia e San Paolo, il presidente della RAI, Antonio Baldassarre. A Rio, Baldassarre ha incontrato i rappresentanti della collettività italiana nella sede del Consolato Generale d'Italia, dove, per l'assenza per ferie del dottor Mariano, ha fatto gli onori di casa il dottor Sassi. Il Presidente ha voluto chiarire in primo luogo di essere venuto a sentire le critiche che gli italianio all'estero muovono ai programmi di RAI International. Si tratta della prima volta che un esponente così qualificato della RAI, viene a visitare gli italiani all'estero, senza la corte delle decine di giornalisti e cameramen filmandone le gesta. Baldassarre è arrivato veramente non solo per sentire, ma anche per condividere le critiche all'attuale palinsesto e presentare una soluzione per il futuro. Tralasciando di parlare della qualità dei programmi (spesso ne sono trasmessi alcuni che in Italia hanno un indice di audience molto basso), ci si è soffermati sulla necessità di impegnarsi di più verso l'informazione, che è presentata in orari tali da risultare non acessibile alla maggior parte delle persone che lavorano e vanno a scuola. Si è suggerito di adottare il sistema della TV5 francese che produce, per i connazionali Il Presidente Baldassarre con l'anfitrione, dottor Sassi all'estero, il "Giornale dei Giornali", riunendo in un giornale ad hoc le notizie delle varie testate, che sono riproposte a varie riprese, durante il giorno, con i necessari aggiornamenti. In questo modo si eviterebbe l'esibizione delle varie pagine di cronaca nera che spesso occupano buona parte dei notiziari. Si è premuto sulla necessità di insistere su programmi culturali per riavvicinare le generazioni di oriundi che, per mancanza di stimoli, hanno abbandonato i legami con la lingua e con la cultura del nostro Paese. Questo può avvenire anche con la proiezioni di film, con i sottotitoli in portoghese. È stata sottolineata la totale mancanza di trasmissioni dedicate ai bambini, la continua esibizione di cosce e seni siliconati, soprattutto stranieri, che inondano i programmi di auditorio, l'inutilità delle fiction (in Brasile ne sono maestri e le esportano in tutto il mondo). Tra i programmi elogiati ci sono stati, oltre quelli legati al calcio, "Qui Roma", "Elisir", "Porta a Porta", le varie "Linee" verdi, blu e bianche, ed il nuovo programma di Socci, "Excalibur". Quello che si desidera e si auspica è, in primo luogo, ricevere programmi diretti se non alle singole nazioni, per lo meno ai vari continenti; quindi, per avvicinare coloro che, pur amando l'Italia non ne conoscono la lingua, sarebbe utile presentare documentari o pellicole con sottotitoli nelle lingue locali, contribuendo così a aumentare l'interesse per il nostro Paese. Baldassarre ha condiviso le osservazioni fatte ed ha affermato che l'attuale CDA è consapevole della necessità di cambiare radicalmente la situazione, visto che il palinsesto è il risultato di un insieme raccogliticcio di programmi messi in onda in Italia, spesso aventi un indice di audience molto basso. Ha ricordato di aver trovato una RAI con il bilancio in rosso profondo e con il personale privo di stimoli; ha quindi affermato che saranno presto iniziati corsi di formazione professionali per dare una opportunità di lavoro ai giovani contando con l'apportto, da parte loro, di nuove e innovative idee. Il Presidente ha promesso che i cambiamenti dovrebbero venire entro sei o sette mesi e che ritornerà in Brasile per dibattere con i rappresentanti della collettività la nuova situazione.

Sulle affermazioni del Papa sul pluralismo nell'informazione, Baldassarre ha manifestato il suo pieno accordo, sottolinenando ciò che per lui significa pluralismo, vale a dire riconoscere e rispettare le idee degli altri.