È
giunto a Rio de Janeiro, dopo aver visitato Brasilia e San Paolo, il presidente
della RAI, Antonio Baldassarre. A Rio, Baldassarre ha incontrato i rappresentanti
della collettività italiana nella sede del Consolato Generale d'Italia, dove,
per l'assenza per ferie del dottor Mariano, ha fatto gli onori di casa il dottor
Sassi. Il Presidente ha voluto chiarire in primo luogo di essere venuto a
sentire le critiche che gli italianio all'estero muovono ai programmi di RAI
International. Si tratta della prima volta che un esponente così qualificato
della RAI, viene a visitare gli italiani all'estero, senza la corte delle decine
di giornalisti e cameramen filmandone le gesta. Baldassarre è arrivato
veramente non solo per sentire, ma anche per condividere le critiche all'attuale
palinsesto e presentare una soluzione per il futuro. Tralasciando di parlare
della qualità dei programmi (spesso ne sono trasmessi alcuni che in Italia
hanno un indice di audience molto basso), ci si è soffermati sulla necessità
di impegnarsi di più verso l'informazione, che è presentata in orari tali da
risultare non acessibile alla maggior parte delle persone che lavorano e vanno a
scuola. Si è suggerito di adottare il sistema della TV5 francese che produce,
per i connazionali
all'estero, il "Giornale dei Giornali", riunendo in
un giornale ad hoc le notizie delle varie testate, che sono riproposte a varie
riprese, durante
il giorno, con i necessari aggiornamenti. In questo modo si eviterebbe l'esibizione
delle varie pagine di cronaca nera che spesso occupano buona parte dei notiziari.
Si è premuto sulla necessità di insistere su programmi culturali per
riavvicinare le generazioni di oriundi che, per mancanza di stimoli, hanno
abbandonato i legami con la lingua e con la cultura del nostro Paese. Questo
può avvenire anche con la proiezioni di film, con i sottotitoli in portoghese.
È stata sottolineata la totale mancanza di trasmissioni dedicate ai bambini, la
continua esibizione di cosce e seni siliconati, soprattutto stranieri, che
inondano i programmi di auditorio, l'inutilità delle fiction (in Brasile ne
sono maestri e le esportano in tutto il mondo). Tra i programmi elogiati ci sono
stati, oltre quelli legati al calcio, "Qui Roma", "Elisir",
"Porta a Porta", le varie "Linee" verdi, blu e bianche, ed il nuovo programma di Socci, "Excalibur".
Quello che si desidera e si
auspica è, in primo luogo, ricevere programmi diretti se non alle singole nazioni,
per lo meno ai vari continenti; quindi, per avvicinare coloro che, pur amando l'Italia
non ne conoscono la lingua, sarebbe utile presentare documentari o pellicole con
sottotitoli nelle lingue locali, contribuendo così a aumentare l'interesse per
il nostro Paese. Baldassarre ha condiviso le osservazioni fatte ed ha affermato
che l'attuale CDA è consapevole della necessità di cambiare radicalmente la
situazione, visto che il palinsesto è il risultato di un insieme raccogliticcio
di programmi messi in onda in Italia, spesso aventi un indice di audience molto
basso. Ha ricordato di aver trovato una RAI con il bilancio in rosso profondo e
con il personale privo di stimoli; ha quindi affermato che saranno presto
iniziati corsi di formazione professionali per dare una opportunità di lavoro
ai giovani contando con l'apportto, da parte loro, di nuove e innovative idee. Il Presidente ha promesso che i cambiamenti dovrebbero venire entro sei o sette
mesi e che ritornerà in Brasile per dibattere con i rappresentanti della
collettività la nuova situazione.
Sulle affermazioni del Papa sul pluralismo nell'informazione, Baldassarre ha manifestato il suo pieno accordo, sottolinenando ciò che per lui significa pluralismo, vale a dire riconoscere e rispettare le idee degli altri.