'Perlasca, un eroe italiano'

(ANSA) - ROMA, 22 GEN - KME/MRC

Giorgio Perlasca''Commosso, si'. Sono molto toccato''. Il leader di An, Gianfranco Fini, non fa nulla per nascondere le sue emozioni, quando si riaccendono le luci nella Sala della Lupa di Montecitorio, aperta ieri sera dal presidente della Camera, Pierferdinando Casini, per l'anteprima del film 'Perlasca, un eroe italiano'. E subito Fini va ad abbracciare Franco Perlasca, il giovane consigliere provinciale di An figlio di Giorgio Perlasca, il commerciante padovano che, spacciandosi per console spagnolo salvo' la vita a migliaia di ebrei, a Budapest nel 1944. ''Hai tutte le ragioni di essere emozionato'', bisbiglia Fini al giovane Perlasca, che stringe mani e sorride. ''Stavolta devo dirle proprio bravo'', si complimenta poi il vicepremier con Claudio Cappon, presidente della Rai (che ha coprodotto il film). La Sala della Lupa e' piena di esponenti politici di tutti gli schieramenti: ''Gianni Letta, Fassino, Violante, Boselli, Bertinotti, Boato. Ci sono i massimi gradi dell'esercito, gli attori e il regista del film, esponenti della comunita' ebraica: la signora Tullia Zevi, che assiste alla proiezione sussultando alle scene piu' crude, l'ambasciatore di Israele Ehud Gol, il presidente della comunita' italiana Amos Luzzatto, e il nuovo rabbino capo della comunita' romana, Riccardo Di Segni. Fini ha cercato lo sguardo del rabbino Di Segni, e incrociato il suo sorriso si e' avvicinato per stringergli la mano e scambiare con lui poche parole di commento. ''Un film veramente forte e toccante - ha detto il ministro Mirko Tremaglia - che insieme alle atroci barbarie delle croci crociate esalta la splendida umanita', l'eroismo di un italiano fascista''. Fascista, come ha detto ieri sera il presidente della Camera, Casini, ricordando l'incredibile vita di questo uomo che non poteva sopportare la vista di persone marchiate a fuoco, lo strazio dei bambini, la discriminazione verso gli ebrei, le leggi razziali. E di ebrei Perlasca ne salvo' 5000, lui che era un fascista entusiasta, volontario in Abissinia con le ''camice nere'' del 28 ottobre e volontario in Spagna nel '36. ''Spero che molti giovani vedano questo film - ha detto Gustavo Selva, esponente di vertice di An e presidente della commissione Affari esteri della Camera - spero che i giovani meditino sull'eroismo di chi ha rischiato la vita per contrastare i crimini nazisti e riflettano sul fatto che gli ebrei sono ancora minacciati, essendoci qualcuno che non vuole riconoscere il loro diritto ad esistere come Stato e Patria''.