"Non ci siamo accollati il carico della guerra insieme ai nostri alleati per non avere un controllo determinante sullo svolgimento degli eventi futuri [in Irak]" ha dichiarato il Segretario di Stato Colin Powell a un comitato del Congresso Americano "Non saremo favorevoli ... a passare tutto alle Nazioni Unite per avere qualche istituto designato dalla NU alla direzione dell'operazione." ha aggiunto.
Il vero problema dopo la guerra sara' il debito estero dell'Irak: una enorme somma valutata fra 130 e 160 miliardi di dollari. Alla quale si aggiungera' il costo della ricostruzione. Non un dollaro verra' pagato dagli Stati Uniti. I creditori principali sono Arabia Saudita, Francia, Russia, Germania e Bulgaria. E' chiaro che l'Irak paghera' con il petrolio per cui la produzione petrolifera Irakena e' ipotecata fino a un anno imprecisabile nel futuro. Il petrolio necessario non puo' essere pompato troppo rapidamente perche' questo danneggerebbe i creditori produttori di petrolio (Russia, Saudi Arabia, Bulgaria). Un certo controllo va mantenuto per mantenere il prezzo del barile ragionevolmente elevato. Gli SU si potranno assicurare la "loro quota" a un prezzo politico negoziato fuori mercato e lasciare quindi che il prezzo di mercato salga in modo che "il resto del Mondo" paghi per il debito di Saddam e per la ricostruzione dell'Irak. There could be another twist: qualifying Saddam's debts as "odious debts" they could be written off. Some secret negotiation will save Russia, Saudi Arabia and Bulgaria, but Germany and France could be in for some trouble. Ci potrebbe essere un'altra soluzione: qualificando il debito di Saddam come "debito odioso" questo potrebbe essere azzerato. Qualche negioziato segreto con la Russia, l'Arabia Saudita e la Bulgaria per garantire i loro crediti, ma Germania e francia potrebbe avere guai. Questo schemino potrebbe essere una chiave di lettura per le prossime vicende diplomatiche.