Successi di Urso in Brasile

ROMA\ aise\ 12 giugno

Il vice ministro Adolfo UrsoSbloccata la linea di credito di 100 milioni di dollari destinato alle imprese brasiliane che intendono acquistare macchinari e impianti di origine italiana. Lo ha annunciato il Vice Ministro alle Attività Produttive con delega al Commercio Estero, on. Adolfo Urso, al termine della visita in Brasile, nel corso della quale ha incontrato tra gli altri Pedro Parente, Segretario Generale Casa Civile della Presidenza della Repubblica e braccio destro del Presidente Cardoso e il Ministro brasiliano per lo Sviluppo, Industria e Commercio estero Sergio Amaral che hanno assicurato l'interesse del governo brasiliano. La linea di credito era stata firmata nel febbraio del 2000 e scade nel prossimo agosto. Sinora era rimasta inutilizzata per alcune difficoltà procedurali del Banco do Brasil presso il Medio Credito. La linea di credito è strutturata in due tranches. La prima è un credito all'acquirente sino ad un massimo di 50 milioni di dollari per il finanziamento di contratti relativi all'acquisto di valore superiore ai 5 milioni di dollari. La seconda, invece, diretta agli stessi utenti della prima, ma per operazioni tra i 200mila e i 5 milioni di dollari. Della linea di credito dovrebbero usufruirne, tra gli altri, la società Rivoli per la costruzione di un ponte nella Municipalità di Natal del valore approssimativo di 40 milioni di dollari e la società Ausi per la realizzazione di quattro impianti per la produzione di amido dalla manioca. Il progetto avrà un grande impatto sociale sulle comunità locali coinvolte ed ha pertanto già registrato un forte interesse delle autorità. Ma i successi, di questo recente viaggio in Brasile, per il Viceministro Urso non finiscono certo qui. Sono stati infatti rimossi gli ultimi ostacoli alla realizzazione del progetto siderurgico della Danieli (oggi Daneco, che fa parte del gruppo Wate Italia)* in Brasile. Si tratta del più consistente investimento italiano di quest'anno per un ammontare di 560 milioni di euro. E' questo uno dei risultati degli incontri avuti con il segretario generale della Casa Civil e braccio destro del presidente Cardoso Pedro Parente, e il ministro brasiliano per lo Sviluppo, Industria e Commercio estero Sergio Amaral che hanno assicurato l'impegno del Banco Nazionale per lo Sviluppo e dell'Agenzia per lo Sviluppo del Nord Est. Il progetto, che si chiama "Usina Siderurgica do Cearà", vede come socio investitore il gruppo friuliano assieme al coreano Dongkuk e alla compagnia estrattiva Valle do Rio Doce ed è patrocinato dal governo dello Stato del Cearà, il cui governatore Tasso Ribeiro Jereissati ha sottolineato l'importanza per lo sviluppo economico e sociale che ha l'iniziativa italiana guidata dalla Danieli. Infine Urso si è impegnato ad intervenire affinché venga garantita la copertura assicurativa all'azienda italiana. Il progetto porterà: un aumento del 25% della produzione brasiliana d'acciaio; un incremento dell'11% (300 milioni di dollari) delle esportazioni brasiliane d'acciaio; alla creazione di quasi 5000 posti di lavoro.

* La Waste Italia

Nata da Waste Management Italia, l'ex filiale italiana del Gruppo statunitense specializzato nel mercato dei rifiuti, Waste Italia è oggi proprietà di un gruppo privato di imprenditori, impegnati da più di quarant'anni nel settore ambientale e energetico. La società è posseduta al 51% dal Gruppo Italcogim, quarto gestore italiano nel settore dell'acqua e del gas, e come tale il Gruppo Waste Italia si colloca nell'ottica del mercato delle multiutilities .
Il Gruppo Waste Italia è presente in 13 regioni e vanta un fatturato di 310 milioni di euro; con 3.300 dipendenti muove un parco di circa 3.500 mezzi e raccoglie e smaltisce i rifiuti di 400 comuni e 5.000 aziende.
Fanno parte del Gruppo tre società distinte, Waste Italia, Daneco e Sari Group, impegnate rispettivamente nel mercato pubblico, nella progettazione, costruzione e gestione di impianti e nel mercato privato offrendo servizi di raccolta e smaltimento rifiuti industriali.