Quali radici? Mi consenta!

Lorenzo Matteoli

La gazzarra/piagnisteo sulle radici cristiane dell'Europa e' diventata intollerabile. Nessuno ha il coraggio di opporsi e di condannare con la necessaria durezza e severità la truffa fanatica della bigotteria orchestrata dal Vaticano e dalle orde pretesche "scese in campo" prima e dopo il faticoso varo del Trattato Costituzionale Europeo.

La disperata ricerca di radici impedisce di vedere l'albero solido e robusto dell'Europa che tutti sentiamo e vogliamo, ma se di radici abbiamo bisogno e' bene cercarle senza ipocrisia e senza timori reverenziali di alcun genere. Si affermi dunque l'innegabile evidenza e tacciano le orde salmodianti false litanie. Lo Stato Laico, grande conquista di secoli di resistenza e di sanguinose rivoluzioni, frutto del sacrificio di centinaia di migliaia di martiri torturati, ammazzati, garrotati, bruciati e impiccati in nome della santa chiesa romana apostolica e cattolica e delle altre sette imposte nel nome di un Cristo tradito, e' la vera matrice originale moderna, segno qualificante e unificante della Europa delle anime e delle nazioni. Date a Cristo ciò che e' di Cristo, ma che sia di Cesare quello che a Cesare solo appartiene. Se poi vogliamo andare oltre nel tempo, e cercare più a fondo, le radici vere dell'animus complesso Europeo sono quelle della cultura e della civiltà dei Celti. Molte nazioni, molte genti, molti popoli liberi, anarchici e individualisti, associati nella disperazione contro l'imperialismo e la prevaricazione romana e alla fine indiscussi vincitori. Le inesistenti "radici cristiane" hanno significato per secoli oscurità, ritardo, oppressione, assolutismo, privilegio ingiusto, tortura e persecuzione. Il peggio del fondamentalismo fanatico. Se un cenno deve essere fatto nel preambolo deve essere un cenno di condanna e di rifiuto drastico.

Et de hoc satis.

PS chiunque ritenga questa opinione irrispettosa del Cristo non ha capito nulla del Cristo e dei suoi nefasti adoratori. LM