Proposta di legge d’iniziativa dei deputati : Craxi, Moroni, Milioto

Istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno degli illeciti rapporti tra sistema politico e sistema economico – finanziario e dell’illecito finanziamento dei Partiti.

Onorevoli Colleghi!

L'onorevole CraxiFin dall’inizio della XIII Legislatura furono presentate proposte di legge, da gruppi della maggioranza e dell’opposizione con finalità e obiettivi diversi o divergenti, per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno comunemente definito “Tangentopoli”. Ma solo nel gennaio del 2000 dopo spinte e contro spinte del rapporto politico tra maggioranza e opposizione si trovò una base di ragionamento comune che approdò, nella prima Commissione permanente, in un testo integrato tra quasi tutti quelli presentati.

Il risultato raggiunto nella XIII Legislatura non può essere dimenticato nel reiterare la proposta di legge di istituzione di una Commissione d’inchiesta su tale fenomeno nell’attuale Parlamento. E questo perché un tentativo organico di capire la genesi della corruzione in Italia, e perché sia divenuta sistematica, coinvolgendo tanto il sistema politico quanto quello delle imprese e del mondo finanziario, come è apparso chiaro anche ma non solo dall’illecito finanziamento dei Partiti, non può che coinvolgere tutte le forze politiche presenti in Parlamento.

Questo è successo in Italia dal 1989 non ha precedenti né nella storia del nostro Paese né in quella di altri Paesi a democrazia consolidata. Mai un sistema politico, intendo per tale un sistema di Partiti e anche di regole che li muovono, a cominciare dalle regole elettorali, era stato stravolto dall’unità ad oggi, né viene travolto attualmente in altri Paesi democratici scossi da fenomeni di corruzione politica.

Il Regno d’Italia fu scosso da episodi anche gravi di malavita politica ed imprenditoriale, si pensi allo scandalo dei regi tabacchi, a quello della siderurgia, delle ferrovie e della Banca Romana e tanti altri, ma questi scandali riguardavano persone, o anche gruppi sociali, ma non costituivano mai sistema. I Partiti persero qualche elezione, i governi caddero, ma il quadro istituzionale non fu travolto. Lo stesso vale per gli scandali che recentemente hanno scosso grandi democrazie come la Francia, La Germania e Israele.

Il compito di questa Commissione d’inchiesta è di individuare i fattori generici e quindi i caratteri sistematici e non episodici della corruzione italiana e i modi per evitare che quei fattori e quei caratteri permangono. Compiti, questi, che non potevano e non possono essere devoluti all’autorità giudiziaria, che deve solo reprimere gli illeciti quando ne viene a conoscenza e condannarli. Per un lungo periodo questi compiti, dato il vuoto di potere che si era creato, sono stati di fatto devoluti a magistrati e giudici aggiungendo, così, alle rovine del rapporto politica-ecomonia, le rovine del rapporto esecutivo-legislativo-giudiziario. Troppo il politico si è ricordato che senza iniziativa politica non si esce dalle macerie e non si costruisce il nuovo.

La Commissione d’inchiesta avrà il compito di accertare cause, caratteri, forme ed estensione del finanziamento illecito dei Partiti anche di provenienza estera