Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo

Roma, 10 dic. - (Adnkronos) -

Il simbolo della Conferenza"Rinsaldare i legami tra Italiani, dentro e fuori i confini nazionali; raccordare il patrimonio storico, economico e culturale di cui siete portatori con l'evoluzione della società italiana; operare per la salvaguardia della nostra identità culturale e della nostra lingua". Sono questi i punti che il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi haIl presidente Carlo Azeglio Ciampi citato, all'inizio del suo discorso inaugurale della prima Conferenza degli Italiani nel mondo - in svolgimento a Roma dall'11 al 15 dicembre presso la sede della Fao -, rivolgendosi al presidente della Repubblica di Malta, ai membri del Governo italiano e ai rappresentanti degli italiani nel mondo, circa mille delegati dalle collettività italiane disseminate nei cinque continenti. Proprio a loro Ciampi ha ricordato quanto grandi siano le opportunità che la prima Conferenza degli italiani nel mondo può offrire ai connazionali che vivono all'estero: "è l'occasione per dare sostanza al concetto di un'italianità viva ed operante". Agli inizi del XXI secolo, infatti, "essere italiani - ha affermato il presidente della Repubblica - significa aver piena coscienza di un'identità di nazione, di cultura, di civiltà che, dalle memorie del passato, sappia guardare al futuro con vigore e concretezza. Solo così saremo protagonisti e non succubi dei processi di globalizzazione". Il diritto di voto per gli italiani all'estero, afferma il Presidente, è ormai una realtà, ottenuto dopo un "percorso che ha garantito la piena partecipazione alla vita politica italiana con rappresentanti da voi eletti. Il riconoscimento del diritto di voto attende solo il completamento in Parlamento della legge ordinaria che attui le nuove disposizioni costituzionali". Un riconoscimento - afferma Ciampi - che così come da tempo lo è per inglesi, francesi, spagnoli che si riconoscono in una più vasta solidarietà anglofona, francofona o ispanica offre la possibilità di dare fisionomia ad una soggettività di lingua e di cultura. Alimentata dalla fiducia, dal rispetto, dalla solidarietà, l'italianità, perché di questo si tratta, costituisce e si dimostrerà uno straordinario patrimonio umano e sociale capace di aggregare e arricchire le collettività italiane nel mondo, capaci, sempre più, di diffondere la nostra civiltà e la nostra cultura". Saluta l'assemblea con un applauditissimo "viva l'Italia, viva gli Italiani nel mondo!"