E'
stata firmata dai capi di stato e di governo riuniti al Vertice Nato di Pratica
di Mare la Dichiarazione di Roma, che sancisce l'ingresso della federazione
russa nell'Alleanza Atlantica attraverso la nascita di un nuovo 'Consiglio a
venti'. ''Avete davanti a voi delle penne speciali, messe a disposizione dal
presidente Berlusconi. Firmate in ordine alfabetico, come nostra consuetudine''.
E' Lord Robertson ad annunciare la firma solenne della Dichiarazione di Roma. Il
segretario generale della Nato invita i venti capi di stato e di governo seduti
attorno al grande tavolo ovale della Sala delle Conferenze a firmare la nuova
intesa. Sono le 12.20 circa e i funzionari passano da un posto all'altro dove i
leader sorridenti e compiti appongono la loro sigla sul documento. Alla fine,
Silvio Berlusconi invita tutti ad applaudire per celebrare l'occasione.
Sollecitazione prontamente accolta. L'applauso sale tra i flash dei numerosi
fotografi presenti. Il passaggio delle frecce Tricolori ha fatto da scenografico
sfondo per la tradizionale foto di gruppo ufficiale, al termine dei lavori del
vertice Nato-Russia a Pratica di Mare. Poco prima il segretario generale della
Nato aveva sottolineato, compiaciuto, come tutti i leader si fossero attenuti
nei loro interventi ai tempi previsti dal tabellino di marcia. ''Voglio fare una
battuta ufficiale che venga riportata per iscritto. E' un fatto straordinario
che durante questa riunione siano stati rispettati i tempi. Spero che questo ci
sia di insegnamento per il futuro...''. Il vertice si e' aperto ufficialmente
con l'arrivo alle 9.15 del ''premier matricola'', Peter Medgyssy, l'ex comunista
che ieri ha giurato come capo del governo dell'Ungheria).
E' durata in tutto un'ora, fino alle 10.15, la cerimonia dell'arrivo all'ingresso del Circolo Ufficiali dei 19 capi di stato e di governo, scandito secondo le rigide regole del cerimoniale della Nato che vuole che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il segretario generale della Nato, Lord Robertson, accolgano, in ordine crescente di anzianita', prima i capi di governo e poi i capi di stato, con Vladimir Putin, unico leader non dell'Alleanza, per ultimo. Alle 10.30 ha avuto inizio la cerimonia di apertura ufficiale dei lavori, con l'intervento di Lord Robertson e l'adozione della ''Dichiarazione di Roma'' che sancisce l'istituzione del Consiglio a 20 Nato-Russia. ''Non siamo qui per spartire il mondo, ma per unirlo, da Vancouver a Vladivostok''. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Lord Robertson, presentando la Dichiarazione di Roma ai venti capi di stato e di governo seduti intorno al tavolo del vertice di Pratica di Mare e chiedendo loro di adottarla. Robertson ha sottolineato che non si tratta di ''un mero protocollo formale di facciata, ''ma di un organismo destinato a produrre ''non solo parole ma anche azioni''. Il segretario generale della Nato ha ricordato infatti che i leader si trovano di fronte a molte aspettative che non devono venire deluse ''perche' ci troviamo di fronte un nemico comune'', riferendosi al terrorismo.