Non cancellare mai la storia

Berlusconi commemora tragedia Foibe

"Se guardiamo indietro al XX secolo vediamo pagine di storia che vorremmo dimenticare". Lo ha affermato Silvio Berlusconi in occasione del "Giorno del Ricordo", data che commemora la tragedia delle Foibe. Il premier ha perņ aggiunto: "Ma solo il ricordo di ciņ che copre di vergogna l'essere umano puņ impedire di ripercorrere la stessa strada dell'odio. E' per questo che nessuna pagina delle nostra storia puņ essere cancellata".

Ecco il testo integrale della dichiarazione del Presidente del Consiglio: "Se guardiamo indietro al XX secolo vediamo pagine di storia che vorremmo dimenticare. Ma non possiamo e non vogliamo dimenticare. Solo il ricordo di cio' che copre di vergogna l'essere umano puo' impedire di ripercorrere la stessa strada dell'odio e di generare i medesimi mostri.

E' per questo che nessuna delle pagine delle nostra storia puo' essere cancellata, anche se il ricordo provoca turbamento, dolore, vergogna. Il "Giorno del Ricordo", che quest'anno celebriamo per la prima volta, ha proprio il fine di sollevare il velo del silenzio sulla tragedia delle foibe, una storia poco raccontata, poco conosciuta. Lo celebriamo onorando e sue vittime, di cui non sara' mai possibile conoscere tutti i nomi e ricordando le sofferenze di istriani, fiumani e dalmati costretti all'esodo, all'abbandono della propria terra, dei propri beni, spesso anche dei propri familiari.

La legge, che il Parlamento ha fortemente e meritoriamente voluto, nell'istituire il "Giorno del Ricordo" invita anche a far conoscere, oggi e negli anni futuri, questa tragica pagina di storia ai giovani, ancora una volta con l'aiuto della scuola, alla quale e' affidato il compito di insegnare alle nuove generazioni il rispetto dei valori fondamentali della persona. Vogliamo celebrare questa giornata uniti in un ricordo condiviso da tutta la Nazione, rendendo omaggio e giustizia alle tante, troppe vittime di un odio etnico ed ideologico a cui non dovremo mai piu' dare la possibilita' di prevalere".