Migliora del 25% il debito pubblico italiano

Roma, 2 gen. (Adnkronos) -

Netto miglioramento dei conti pubblici nel 2002: l'anno si chiude con un fabbisogno complessivo del settore statale pari a circa 25,1 miliardi di euro, inferiore di 8,44 miliardi a quello registratosi nel 2001, pari a 33,544 miliardi. Al buon risultato ha contribuito soprattutto il positivo andamento di dicembre che presenta un avanzo del settore statale di circa 22,5 miliardi di euro, a fronte di un avanzo di 12,153 miliardi del dicembre 2001. I dati sono stati resi noti dal ministero dell'Economia che ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto. Il calo pari al 25% rispetto rispetto al deficit di cassa del 2001, viene attribuito sia agli affetti dei due decreti varati dal governo (il cosiddetto taglia-spese e quello che ha rimodulato la Dit) che alla realizzazione delle cartolarizzazioni. Al buon risultato ha contribuito anche il calo della spesa per interessi relativa al debito pubblico. Nel dettaglio, spiega il ministero, il miglioramento del dato di fabbisogno nel mese di dicembre 2002 rispetto allo stesso mese del 2001, che ha concorso ad una riduzione del deficit di cassa annuo a 25,1 miliardi di euro (circa il 25% in meno rispetto a quello del 2001), e' da attribuirsi principalmente a: · controllo effettuato sui principali comparti di spesa anche in applicazione del decreto 'taglia-spese'. · minore spesa per il servizio del debito per circa 800 milioni; · completamento della seconda operazione di cartolarizzazione degli immobili (Scip 2, coerente con lo standard Eurostat) e realizzazione degli introiti derivanti dalla vendita degli immobili della precedente cartolarizzazione (Scip 1); · cessione di crediti da parte della Cassa Depositi e Prestiti per circa 3,2 miliardi (coerente con lo standard Eurostat); · andamento degli incassi sulle imposte versate tramite delega unica in linea con le previsioni ed effetti positivi derivanti dall'applicazione delle disposizioni contenute nel D.L. 282/2002, che ha, tra l'altro, rimodulato la Dit. Vittorio Riccioni