Stop
alle bugie, meno ideologia e stesso tempo... ma piu' pieno. Sono i tre appelli
lanciati da Forza Italia in risposta alle critiche della sinistra sollevate nei
confronti della riforma Moratti. La riforma del Ministro della Pubblica
Istruzione consente invece l'introduzione di più libertà di scelta per le
famiglie e di più autonomia didattica e organizzativa per le scuole. Inoltre
offre agli studenti piani di studio personalizzati, al fine di realizzare l'obiettivo
della legge di favorire la crescita e la valorizzazione degli allievi, nel
rispetto dell'identità e delle aspirazioni di ciascuno di essi.
Il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi ha criticato quelle che definisce "le menzogne e le mistificazioni della sinistra che sistematicamente ribalta la realta' dei fatti. La sinistra ricorre alle menzogne come strumento di lotta politica, e il caso della scuola e' emblematico. La sinistra non fa una opposizione critica sui contenuti, ma si e' ormai abituata a ricorrere alle strumentalizzazioni politiche". Bondi ha sottolineato che "Forza Italia e la maggioranza rimangono sempre aperti al dialogo con l'opposizione a patto che il confronto avvenga sul piano del rispetto dei fatti e dei contenuti".
Il responsabile nazionale di Forza Italia per la scuola e l'Universita' Mario Mauro ha invece contestato e respinto al mittente le critiche alla riforma: "Noi non vogliamo che il tema della scuola si trasformi nell'occasione di prendere in ostaggio una intera generazione. La riforma e' una priorita' di bilancio: dal 2001 al 2004 le risorse finanziarie destinate alla scuola sono cresciute complessivamente di 3456 milioni di euro".
Ferdinando Adornato, presidente della commissione Cultura della Camera, si è detto invece convinto che "il punto politico delle polemiche alla riforma Moratti sia un grande attacco all'autonomia della scuola. Questa legge non attacca il tempo pieno ma offre invece maggiore flessibilita'". Adornato ha lanciato quindi un appello "a non trasformare la scuola in un campo di battaglia". Per Simone Baldelli, responsabile dei giovani di Forza Italia, "la riforma della scuola e' uno dei tre pilastri, assieme alle riforme delle pensioni e del lavoro, per rigenerare le condizioni e l'equilibrio delle nuove generazioni. Il problema a cui va incontro questa riforma e' il tasso di abbandono: ogni anno abbiamo infatti circa 300mila studenti che si perdono per strada, e arrivano al diciottesimo anno di eta' senza un diploma".