Come genitori di
Daniel Pearl, insieme con milioni di cittadini sensibili di tutto il mondo,
siamo scioccati e rattristati dal barbarico omicidio di Enzo Baldoni, un
giornalista, un marito e un padre, un amante dell’umanità ed un messaggero di
pace. Due anni e mezzo fa, mentre il mondo reagiva con rabbia e indignazione al
brutale omicidio di nostro figlio, coltivavamo la speranza che le vite dei
giornalisti non sarebbero più state trattate come merce di scambio durante i
conflitti. Ci siamo sbagliati. Abbiamo anche sperato che il mondo civilizzato si
sarebbe unito per proteggere sé stesso dal nuovo attacco del male, quello che si
spinge fino alla crudeltà e alla disumanità più profonda. Ci siamo sbagliati.
La recente serie di omicidi in Iraq, culminati con l’assassinio di Enzo Baldoni e il sequestro dei due giornalisti francesi, prova che questa nuova fase di follia non è indirizzata verso un paese, una politica o una istituzione, ma rivolta all’intera schiera della società civile. E’ indirizzata a noi tutti. E deve essere fermata. Da noi tutti. Persone responsabili di ogni tipo dovrebbero agire insieme per rifiutare questi atti barbarici fino al limite dell’inconcepibile. Sebbene nulla possa cancellare il dolore e le sofferenze della famiglia di Enzo Baldoni, né la ferita del popolo italiano, vogliamo assicurarvi che un numero enorme di persone si sente in questo momento vicino a voi, fermamente convinti che la nuova ondata di follia possa essere fermata.
Chiediamo ai massimi rappresentanti delle tre religioni, mussulmani, cristiani ed ebrei di assumere una posizione comune inequivocabile per contrastare ogni emergere di nuove barbarie. Non siamo senza potere. C’è un ampio numero di cose che possono essere fatte per salvaguardare la società che vogliamo. Primo, dobbiamo spedire un messaggio chiaro agli autori di questi crimini, che le loro azioni non porteranno a nulla di positivo per le loro cause. Secondo, dobbiamo sollecitare i leader delle comunità internazionali a dichiarare ogni forma di omicidio mediatico – l’omicidio di un innocente al solo scopo di trasmettere un messaggio di ampia risonanza – un crimine contro l’umanità, con tutte le implicazioni legali e morali che questo crimine comporta.
Terzo, dobbiamo implorare i leader religiosi di ogni fede a proclamare questi crimini come peccati mortali, degni di scomunica e apostasia, punibili con gli strumenti di condanna religiosa. Quarto, guardando alla vita di ciascuno di noi, possiamo disinnescare la minaccia di questi crimini promuovendo lo scambio interculturale e il rispetto per le differenze in tutti i paesi e tra tutti i livelli della società. Ci felicitiamo con il popolo italiano per non essersi piegato al ricatto dei terroristi e per saper mantenere una posizione ferma contro il razzismo e la xenofobia. Siamo anche grati agli italiani per il supporto che danno alla nostra famiglia sin dai tempi per noi più difficili, e nel nostro recente sforzo di combattere per la tolleranza.
Noi speriamo e preghiamo per i due giornalisti francesi, Christian Chesnot e Georges Malbrunot, augurandoci che vengano presto rilasciati, così come ci auguriamo che tutti i giornalisti possano continurare il loro importante lavoro (quello di tenere il mondo informato). Possa la memoria di Enzo Baldoni rafforzare i nostri cuori con la speranza che noi tutti possiamo trovare serenità nel vedere trionfare l’umanità.
Judea e Ruth Pearl sono i genitori del reporter americano Daniel Pearl, inviato dal Financial Times in Pakistan nel 2002 e sgozzato dai suoi sequestratori con il rito della macellazione islamica, dopo aver ‘ammesso’ di essere ebreo. Hanno dato vita alla Daniel Pearl Foundaton.