L'onorevole
Craxi, che insieme al sottosegretario Baccini, ha rappresentato a Brasilia il
governo italiano, nella cerimonia di insediamento del nuovo Presidente della
Repubblica, Luiz Inácio da Silva, ha approfittato della sua presenza in Brasile
per visitare le strutture dell'Ospedale Italiano di Rio de Janeiro, l'unico
ospedale italiano di tutto il Brasile. L'ospedale è gestito dalla Società
Italiana di Beneficenza e Mutuo Soccorso, fondata nel 1854, prima cioè dell'unificazione
d'Italia, se non la più antica, una delle più antiche associazioni italiane
nel mondo. Durante la visita è stato accompagnato dal vice presidente della
società, il dottor Mario Bianco, e dal direttore della pianificazione, dottor
Edoardo Pacelli. La breve visita è terminata nella Villa Paradiso, una casa che
ospita 30 persone anziane, la maggior parte italiana o di origine italiana.
Craxi è rimasto impressionato per la efficenza della seppur piccola struttura
del nosocomio, per l'abnegazione del personale e della equipe medica. Ha quindi
voluto approfondire il significato sociale dell'attività svolta, soprattutto
nel contesto locale (il bacino di utenza è di circa un milione di abitanti
serviti appena da due ospedali pubblici e dall'ospedale italiano). Il 20% dell'assistenza
deve essere svolta, gratuitamente, nei confronti della popolazione meno abbiente,
essendo la Società di carattere filantropico. Craxi ha inoltre preso visione
del nuovo progetto dell'ospedale che dovrebbe passare dagli attuali 60 posti
letto a 150.
Altro motivo di ammirazione è stato il fatto che l'ospedale vive
delle quote mensili pagate dai soci, realizzando, già nel lontano 1854, una
forma di convivenza "protosocialista" ante litteram. Il deputato
italiano ha potuto poi conoscere il Presidente della SIBMS, José Mario Santoro,
arrivato successivamente e al quale ha confidadto il suo apprezzamento. Nell'accomiatarsi,
Craxi ha suggerito alcune iniziative per inserire la SIBMS in un circuito di
sempre più strette relazioni con le strutture sanitarie italiane, per scambi di
conoscenze e acquisizione di attrezzature. Ha assicurato il suo appoggio e
quello dell'attuale governo. Questo, tra l'altro, con i ministri Sirchia e
Tremaglia, è stato il primo a scoprire l'esistenza dell'ospedale italiano, l'unico
del Brasile, e ad inserirlo in un futuro consorzio di strutture ospedaliere
italiane nel mondo.