Durante
il suo soggiorno a Rio de Janeiro, Vittorio Craxi ha voluto rendere omaggio ad uno
dei personaggi più prestigiosi del panorama politico brasiliano, l'ex
governatore Leonel Brizola, il padre del socialismo del suo Paese, colui che,
con l'aiuto dei socialisti europei tra i quali Bettino Craxi, ha portato il suo
partito, il PDT - partido democratico dei lavoratori - nell'Internazionale
Socialista. L'incontro è avvenuto nella abitazione del governatore e Craxi ha
potuto rivivere, con lo sguardo , le stesse emozioni vissute dal padre dalla
stessa finestra. Brizola ha ricordato con affetto il vecchio amico, ha mostrato
di aver seguito le traversie dei socialisti italiani, soffrendo per l'ingiusto
destino del suo leader, rammaricandosi per la diaspora e le divisioni che hanno
ridotto il PSI a svolgere un ruolo da comprimario nello scenario politico
italiano. Ha ricordato le sue origini italiane, il suo attaccamento alle gesta
di Garibaldi, l'eroe il cui ricordo lo lega ancora una volta a Bettino, la sua
passione per il nostro paese che visiterà questo stesso mese di gennaio, nel
corso dell'incontro romano dell'Internazionale Socialista. A questo proposito ha
ricordato l'apporto decisivo del nostro ex primo ministro affinchè il PDT
potesse entrare a far parte della grande organizzazione socialista. Vittorio Craxi
ha fatto allora presente quanto possa essere assurda la situazione attuale, che
vede gli eredi del socialismo che si rifà a Craxi, fuori dell'Internazionale
per volere di coloro che lo stesso Bettino, contro i suggerimenti di Felipe
Gonzales e di Mario Soares (secondo la testimonianza dello stesso Brizola),
aveva fatto entrare nella grande assise socialista. Brizola ha assicurato che
darà il suo massimo appoggio alla eventuale richiesta del Nuovo PSI di
rientrare a far parte dell'organizzazione. Brizola ha poi voluto spiegare a Bobo
Craxi l'importanza dello stato di Rio nel contesto Brasiliano e sud americano,
lamentando la scarsa conoscenza che l'Italia ha di questo straordinario paese,
grande 18 volte l'Italia. Ha parlato dei problemi che assillano il Brasile, la
povertà, la disoccupazione, l'analfabetismo, il lavoro minorile e la fame, e
del
ruolo
che il PDT dovrà ricoprire all'interno della coalizione che ha eletto Lula e
che governerà il paese. Il PDT è presente nel nuovo ministero con Miro Teixeira,
Ministro delle Telecomunicazioni, il deputato federale eletto con il maggior
numero di voti nella stato di Rio. Quest'ultimo, come se fosse stato evocato, ha
fatto improvvisamente la sua comparsa. Venendo direttamente da Brasilia il suo
primo pensiero è stato quello di incontrare il governatore. Con il ministro si
è riparlato della storia che ha sconvolto lo scenario politico italiano agli
inizi degli anni 90 e del ruolo avuto dalla magistratura in questo processo di
destabilizzazione. Teixeira, la cui professione è quella di avvocato ed è
profondo conoscitore del diritto comparato, ha fatto presente l'assurdità della
legislazione italiana dell'epoca, che ha permesso abusi processuali che,
recentemente, la Suprema Corte di Giustizia europea ha definito ingiusti. Con
Vittorio Craxi sono stati esanimati i problemi e le possibili soluzioni che
impegneranno il governo Lula nel futuro prossimo. Dovrà essere evitato il
rischio che la struttura rigida del partito del presidente recentemente eletto,
burocratatizzi quella del governo facendogli perdere di vista una visione più
ampia per una corretta e rapida soluzione dei problemi del Brasile. Da questo
punto di vista l'esperienza amministrativa del PDT potrà e dovrà essere
fondamentale. È stata infine auspicata una più stretta collaborazione tra i
due partiti socialisti, in vista di un rafforzamento dei legami politici e
sociali che, da sempre, legano l'Italia al Brasile.