La riforma del patto di stabilità

"Abbiamo fatto una battaglia, siamo stati i primi a farla, siamo soddisfatti e rivendichiamo orgogliosamente il merito di questo successo". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, commentando l’accordo sulla riforma del Patto di stabilità e l’allarme lanciato dalla Banca centrale europea, preoccupata per l’allentamento dei vincoli di bilancio. "Penso sia normale dialettica - ha osservato il premier - per quanto ci riguarda noi continueremo a far scendere il nostro debito". Quanto alle possibili ulteriori modifiche al patto che potranno essere apportate oggi dal Consiglio europeo, Berlusconi ha proseguito: "I miglioramenti sono sempre possibili. Noi siamo soddisfatti perché abbiamo preso 7, ma se prendessimo 8 lo saremmo ancora di più.... Penso che sarebbe opportuno rivedere i criteri per la contabilizzazione delle spese in infrastrutture".

Silvio Berlusconi ha ribadito che l’Italia non allenterà il proprio rigore finanziario: "Questa è una preoccupazione assolutamente fuori luogo. Noi continueremo a diminuire il nostro debito e diminuiremo anche le tasse. Diminuire le tasse è infatti il miglior sistema per diminuire le spese e rilanciare l’economia". Ma il taglio delle tasse, gli viene chiesto, non renderà più difficile stare dentro il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil? "L’Italia - ha replicato Berlusconi - non è il Paese a cui rivolgere questa domanda. Noi siamo fra i grandi d’Europa, noi siamo un Paese virtuoso. Abbiamo sempre rispettato il 3% e intendiamo rispettarlo anche in futuro, salvo che ci siano necessità di investimento nelle infrastrutture che mancano al Paese. In questo caso privilegeremo un intervento per rilanciare l’economia e per sostenere le nostre imprese". "Sono trent’anni che non facciamo infrastrutture e non credo che negli altri Paesi europei ci sia una situazione simile". Il premier ha poi ringraziato l’ex ministro dell’Economia e attuale vicepresidente di Forza Italia, Giulio Tremonti, per l’accordo sulla riforma del Patto di stabilità. "Tremonti ha collaborato a questo risultato. Da ministro delle Finanze ha portato avanti le nostre richieste di buon senso che sono state condivise da tutti".

Il presidente del Consiglio ha criticato l'opposizione e l'ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi, che ''hanno sempre lavorato contro''. ''Mi chiedete se l'opposizione ci ha aiutato in questa battaglia? Eh, di sicuro ci ha dato un aiuto sostanziale ed ineludibile'', replica ironico ai giornalisti, aggiungendo: ''Hanno sempre lavorato contro, con tutti gli uomini, i figli, i nipoti e i nipotini che sono rimasti... . Hanno sempre lavorato contro. Basta guardare la proposta che sarebbe stata avanzata da Prodi sul Patto: era assolutamente negativa per l'Italia e per l'Europa''.