Il 13 maggio 2001 segna una data importante nella storia della Repubblica
Italiana: la riconsegna dell'Italia agli Italiani. Si è conclusa la lunghissima
transizione e l'Italia è diventata una democrazia normale nel segno dell'alternanza
e della stabilità. Non sarà più l'Italia dei partiti,
nè quella delle congreghe e dei circoli chiusi, ma l'Italia della gente quella
che, sottoposta per anni alla pioggia di insinuazioni e accuse infondate
al leader della Casa delle Libertà, ha manifestato liberamente la sua scelta:
18 milioni di italiani hanno deciso che è arrivata l'ora di cambiare. Per la prima volta in 55 anni l'opposizione va al governo e
ci va dopo che le forze della sinistra hanno potuto governare per 5 anni il
Paese. Se il popolo italiano ha deciso di cambiare significa che era veramente
stufo. Inoltre, per la prima volta abbiamo un governo con una sicura maggioranza
che permetterà di programmare e di realizzare i grandi progetti di cui l'Italia
ha realmente bisogno, in primo luogo le infrastrutture bloccate da decenni da un
mal inteso senso della difesa dell'ambiente. Il Sud Italia ha bisogno, per
progredire, di nuove vie di collegamento con il resto d'Italia e d'Europa, dal
ponte sullo stretto all'allargamento dell'autostrada Salerno - Reggio Calabria.
Al nord la variante di confine per i colegamenti con la Francia e l'Europa
Centrale, oltre alla variante di Mestre. Senza collegamenti stradali e
ferroviari l'Italia non può pensare di vincere la sfida con gli altri Paesi.
Ma per la prima volta ha anche vinto il partito degli italiani che vivono fuori dei confini nazionali, quello che, per la seconda volta, ha istituito il Ministero per gli Italiani all'Estero, il ministero che il precedente governo delle sinistre aveva immediatamente abrogato, boicottando, allo stesso tempo, il nostro diritto ad esercitare il voto nei Paesi di residenza. È arrivata la nostra ora. Mi riferisco, soprattutto, a coloro i quali, lasciata l'Italia tanti anni fa non vi hanno mai votato e non hanno mai votato nei nuovi Paesi, non essendosi naturalizzati. Ma anche gli altri che hanno ricevuto la nazionalità italiana, potranno finalmente esercitarla pienamente votando.
Oggi la sinistra all'opposizione blatera contro il "fascismo" di Bossi. Ma perchè è rimasta zitta quando Bossi parlava di secessione e, dopo il ribaltone, appoggiava il governo D'Alema? Travisando il significato dello slogan L'Italia agli italiani, i partiti di centro-sinistra stanno tentando di ingannare, ancora una volta, l'opinione pubblica italiana e internazionale spiegando che la frase è xenofoba. Non hanno capito che ci si riferisce alla fine del clientelismo dei partiti, dei politici professionisti, dei parassiti che sanno solo fare politica e gestire assemblee, l'Italia dei contribuiti a fondo perduto, che è proprio perduto. Quella degli anti-italiani. Per guadagnare qualche voto, distribuendo delle elemosine, hanno creato un buco finanziario, come da loro stessi ammesso, stimato da 10 mila sino a 30 mila miliardi di lire. Per finire, come mai questi signori che si sforzano di essere amici degli extra comunitari, pur potendolo fare, non hanno messo in lista nessun candidato straniero?
Lasciamo il nuovo governo governare, avremo così modo di giudicarlo obbiettivamente.
Vuoi saperne di più? Eccoti i link:
LE CINQUE GRANDI
MISSIONI |
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1 - Riorganizzazione di tutti gli apparati dello Stato. | ||
1.1 Riforma degli apparati dello Stato | html | |
1.2 Digitalizzazione della pubblica amministrazione | html | |
1.3 Valorizzazione del pubblico impiego | html | |
2 - Riforma dell'architettura istituzionale dello Stato. |
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3 - Rivisitazione del complesso delle leggi e dei Codici. | html | |
4 - "Piano decennale per le Grandi Opere". | ||
4.1 Piano per le Grandi Opere | html | |
4.2 Difesa del territorio | html | |
4.3 Valorizzazione del nostro grande patrimonio artistico e culturale | html | |
5 - "Piano per il Sud". | html |
LE CINQUE GRANDI
STRATEGIE |
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1 - La nostra ricetta per la prosperità. | ||
1.1 Riforma fiscale | html | |
1.2 Lavoro | html | |
1.3 Spesa pubblica | html | |
1.4 Deregolamentazioni, liberalizzazioni e privatizzazioni | html | |
1.5 New Economy | html | |
1.6 Globalizzazione | html | |
2 - La politica sociale. | html | |
2.1 Terza età | html | |
2.2 Giovani | html | |
2.3 Famiglia | html | |
2.4 Pensioni | html | |
2.5 Sanità | html | |
2.6 Disabili | html | |
2.7 No profit | html | |
2.8 Sport | html | |
3 - Il "Progetto per la prevenzione dei reati" | ||
3.1 Sicurezza | html | |
3.2 Giustizia civile | html | |
3.3 Giustizia penale | html | |
3.4 Ordinamento della magistratura | html | |
3.5 Giustizia amministrativa | html | |
3.6 Le professioni | html | |
4 - ll
"Piano per la scuola, per l'Università, per l'alfabetizzazione digitale e per la ricerca scientifica". |
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4.1 Scuola | html | |
4.2 Università | html | |
4.3 Ricerca scientifica e innovazioni |
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5 - Difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini. | ||
5.1 Ambiente | html | |
5.2 Energia | html | |
5.3 Agricoltura |
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AGENDA DI
GOVERNO: |
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- Fase 1. Entro il primo anno: "primi cento giorni" e nove mesi successivi | html | |
- Fase 2. Entro il secondo anno | html | |
- Fase 3. Entro il terzo anno | html | |
- Fase 4. Entro il quarto anno | html | |
- Fase 5. Completamento della legislatura |
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PIANO DECENNALE DELLE GRANDI
OPERE |
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Ferrovie | html | |
Metropolitane | html | |
Porti e aereoporti | html | |
Strade e autostrade | html | |
Riassetto idrogeologico | html | |
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