Il numero degli occupati nel luglio scorso e' risultato pari a 22.215.000 unita', con un aumento di 231mila posti rispetto allo stesso mese del 2002 (+1,0%). Cala il tasso di disoccupazione che si colloca all'8,3%, rispetto all'8,7% del luglio 2002: due milioni di posti di lavoro recuperati. E’ la punta più bassa della disoccupazione in Italia dal 1991, che la politica del centrosinistra sostanzialmente anti-lavoratori aveva, invece, portato ai massimi storici.
Lo dice la rilevazione trimestrale fornita dall'Istat. Il sottosegretario al Lavoro, Maurizio Sacconi, ha così commentato il dato Istat:
"Il risultato occupazionale rilevato a luglio dall'Istat e' straordinariamente positivo se confrontato con il ciclo economico sfavorevole. Questo significa che la direzione intrapresa e' quella giusta e che occorrono politiche per la crescita, in particolare nel Mezzogiorno".
Sacconi, in particolare, sottolinea che l'occupazione continua a crescere (+1% rispetto a un anno fa) ed il tasso di occupazione tra i 55 e i 64 anni raggiunge il 56.4%; non solo, ma cresce molto soprattutto l'occupazione stabile, a tempo pieno e indeterminato (145mila su 230mila unita'). I lavoratori anziani (tra 50 e 59 anni) crescono di 160mila unita' e il tasso di occupazione tra i 55-64 anni supera il 30 per cento dopo molti anni.
“L'Italia e' oggi un paese straordinario per fare gli investimenti e la riprova e' che il presidente del Consiglio vi ha investito tutti i suoi soldi. Credo sia un buon argomento”.
Lo ha affermato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando questa mattina, 24 settembre, a Wall Street davanti ad alcuni imprenditori italiani ed americani. Il premier ha poi osservato che c’è un altro argomento che dovrebbe convincere a investire nel nostro Paese: “Ci sono molti meno comunisti in Italia oggi: erano al 34%, ora sono al 16% e negano di essere mai stati comunisti. L'Italia e' il paese piu' americano d'Europa e con la minor invidia sociale nel mondo del lavoro''.
Silvio Berlusconi ha anche sottolineato che in Italia gli imprenditori di successo sono guardati con ''simpatia e ammirazione'', mentre in Europa ''con sospetto''. Nel suo intervento davanti agli imprenditori, il presidente del Consiglio ha infine elencato tute le riforme del suo governo e ha ribadito che adesso l'Italia ha ''il mercato del lavoro piu' flessibile d'Europa''.