"Nei
primi due anni di governo abbiamo finanziato piu' infrastrutture di quante
Berlusconi ne aveva promesso nel suo contratto con gli italiani. Siamo in
anticipo di tre anni su quanto promesso da questo governo". Lo ha affermato
il ministro delle Infrastrutture, Pietro
Lunardi, che ha sottolineato: "Nel primo anno di governo sono state
attivate opere per 32,2 miliardi di euro e cantierate opere per 6; nel secondo
anno si prevede di attivare opere il cui costo e' di 28,7 miliardi e cantierate
opere per 19,4 miliardi".
Lunardi, all'inizio del suo intervento, aveva affermato che la politica dei trasporti non e' una politica di settore, ma e' strettamente legata allo sviluppo economico. Tanto che ''forse e' errato parlare di ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, perche' la definizione piu' corretta sarebbe quella di ministero della Logistica, in quanto non ha senso realizzare infrastrutture se non si ottimizza la funzione logistica dei processi di movimentazione delle merci''.
E' tale la correlazione fra trasporti ed economia, ha detto il ministro, che da 40 anni il Pil cresce in Europa in parallelo alla crescita dei trasporti. Lunardi ha quindi ribadito che questo governo ha deciso di puntare all' Europa. ''Due anni fa nella prima riunione dei ministri dei trasporti della Ue avevo chiesto che prendesse corpo un progetto di Master Plan dei trasporti dell' intera Ue. Oggi comunico che quella mia proposta gia' nella riunione dei ministri dei trasporti del 4 e 5 luglio prossimo a Napoli diventera' un progetto organico da sottoporre alla Commissione europea''. Per garantire un' offerta infrastrutturale coerente l' Italia deve investire nei prossimi 10 anni circa 125 miliardi di euro e l' Ue circa 575, ha aggiunto Lunardi, che ha ricordato l' esplosione del trasporto in Europa negli ultimi 30 anni e la scomparsa della modalita' ferroviaria in Europa, passata in 30 anni dal 21% all' 8%.
Lunardi prevede la costruzione di nuovi valichi, perche' oggi l' Italia e' penalizzata dalle Alpi: uno studio quantifica in 3.000 milioni di euro i danni all'economia italiana derivanti dalla chiusura del transito del Bianco. Di qui l'impegno per la costruzione del Corridoio 5 (Torino-Trieste) con l' avvio dei progetti sul valico del Frejus, del Corridoio Genova-Rotterdam (collo di bottiglia nel Sempione), del Corridoio Palermo-Berlino (collo di bottiglia nel Brennero). ''Una difficolta' che si frappone e' la riforma del Titolo V della Costituzione, che rende difficile impostare processi sovra regionali; ma per fortuna ci viene incontro l'Europa''.