Incontro con il Console Generale di Rio de Janeiro

Edoardo Pacelli, 28 marzo 2003

Il Console Generale, dottor Mariano, con il Presidente del Tribunale di Giustizia di Rio, "desembarcador" Miguel Pachá, e signora.La prima impressione favorevole la si ha appena entrati: sulla scrivania, la tela del computer presenta la pagina principale del sito del consolato. Abbiamo incontrato così il Console Generale Francesco Mariano, al suo tavolo di lavoro, impegnato a sbrigare le pratiche d'ufficio. Dopo un anno e mezzo dal suo arrivo a Rio, abbiamo chiesto al dottor Mariano quali siano state le prime impressioni al suo arrivo nella nuova sede. Il console generale ci ha confidato che la prima piacevole sorpresa l'ha avuta già dall'edificio che ospita il consolato. A differenza di altre sedi da lui occupate, quella di Rio ha il pregio di essere ospitata in un edificio che accoglie le varie entità legate all'attività consolare: dall'Istituto Italiano di Cultura, al Comites, dalla Direzione Didattica, al Comitato di Assistenza, dal CONI, a varie Associazioni italo-brasiliane. Un'altra piacevole sorpresa è venuta dal fatto di aver trovato la situazione contabile perfettamente in ordine, dovuto ad un personale molto efficace e responsabile. Qui un doveroso pensiero deve andare al dottor Zanghi, il Console Generale che è venuto recentemente a mancare, al quale si deve, nel periodo 1992-'96, il risanamento contabile del Consolato Generale di Rio de Janeiro. Siamo testimoni del fatto che i rapporti tra coloro che utilizzano i servizi consolari se non idilliaci, possono essere considerati, attualmente, molto buoni. Infatti, da una indagine effettuata da ITALIAMIGA, la percentuale delle persone che si sono dichiarate soddisfatte del trattamento ricevuto agli sportelli del consolato sono passate dal 16% dell'anno 2000, al 55% del 2003, sintomo che qualcosa è profondamente cambiato. È innegabile che da quando sono arrivati i due nuovi rappresentanti diplomatici (il dottor Mariano ed il suo prezioso collaboratore, il Commissario Amministrativo, dottor Massimo Sassi), sono spariti i "musi lunghi" al sesto piano, quello che ospita gli uffici consolari aperti al pubblico. C'è stata una ridistribuzione del personale, si è giunti al punto di sacrificare l'esperienza di uno dei funzionari più capaci, per professionalità e competenza, il dottor Buratta, per poter offrire al pubblico un Ufficio di Relazioni Pubbliche, in grado di risolvere i problemi ancora prima che si verifichino. La scelta di Buratta non poteva che essere la migliore. È stato affrontato anche il problema della sicurezza, con l'acquisto e la installazione di un Metal Detector all'entrata del Consolato, misura che si è ritenuta necessaria dopo i tragici avvenimenti delle Twin Tower, a New York..

Un passo significativo della nuova rappresentanza consolare, è quello che ha visto il Console Generale impegnato a creare e sostenere i contatti e le ralazioni tra gli imprenditori italiani e quelli brasiliani, favorendo e creando le occasioni di incontro tra le realtà economiche, giuridiche e imprenditoriali dei due paesi. Mai come in questi ultimi quindici mesi la circoscrizione consolare di Rio ha visto la presenza di importanti autorità italiane venute a testimoniare quanto sia prioritaria, per l'attuale governo del nostro Paese, la intensificazione degli scambi tra l'Italia ed il Brasile, attraverso le promozioni commerciali e culturali, anche da parte delle regioni. A questo scopo il dottor Mariano si è perfettamente La mezzosoprano Carla Regina adeguato alle direttive del nostro Ministero degli Esteri e dell'Ambasciatore d'Italia a Brasilia, S.E. Vincenzo Petrone, che intendono dare una priorità assoluta agli interscambi economici e socio-culturali nelle nostre rappresentanze diplomatiche all'estero, volontà ribadita durante la recente riunione, presso il ministero, dei Consoli italiani nel mondo. In questa ottica va visto anche l'invito che il Console Generale ha rivolto alla famosa mezzosoprano Carla Regina, da lui personalmente invitata ad esibirsi in una serie di concerti, sia nella Casa d'Italia, che in locali pubblici gentilmente messi a disposizione dal Municipio di Rio.

Una grande preoccupazione del dottor Mariano deriva dalla sinora mancata soluzione del problema del Consolato Onorario di Vitoria. Non è mistero di quanto egli stia dandosi da fare affinchè si possa creare, nella capitale dello stato di Espirito Santo, un ufficio consolare che permetterebbe di risolvere non pochi problemi di razionalità e di efficienza in quella sede.

Altro cruccio del Console Generale, resta quello di sapere quando saranno stanziati i fondi per la ristrutturazione della Casa d'Italia, anche perchè dalla sua soluzione dipende quella di altri piccoli problemi, come la ridistruzione dei locali tra le varie entità e la soluzione dell'annoso dilemma del Circolo Italiano, l'associazione fondata nel 1930, a cui si deve la costruzione dell'edificio poi donato al Governo Italiano, che, a causa di una stizzosa querelle con il predecessore di Mariano, è stato sfrattato dalla propria Casa.

A noi non resta altro che ringraziare il nostro rappresentante diplomatico per l'impegno e le energie profuse nella ricerca di un sempre maggior impegno nell'aumentare l'efficienza delle attività consolari rivolte al pubblico, e lo sforzo compiuto nel miglioramento delle relazioni tra le nostre autorità e quelle brasiliane, sforzo al quale contribuisce, in maniera discreta, ma importante, la sua gentile consorte, Regina, recentemente insignita del prestigioso Diploma che la "Liga da Defesa Nacional" brasiliana le ha conferito, nell'ambito della Giornata Internazionale della Donna, diploma dedicato alle personalità femminili che si sono maggiormente distinte nel 2002.