Inaccettabile e grottesca l'aggresione di Castro

Rivolta e Cicchitto, Roma - 12/6/2003

Forza Italia ha replicato duramente alle posizioni assunte da Fidel Castro definendole "un'inaccettabile, grottesca ed anacronistica aggressione del nostro Paese e della Spagna".

Il responsabile del Dipartimento Esteri di Forza Italia e vice presidente della Commissione Esteri di Montecitorio, Dario Rivolta, ha affermato che "le manifestazioni annunciate contro le ambasciate italiana e spagnola all'Avana sono un atto di aggressione al nostro Paese e alla Spagna da parte del Governo cubano in quanto a Cuba possono avvenire solo se organizzate dal regime. Inaccettabile anche la minaccia di dichiarare non graditi gli ambasciatori dell'UE".

Rivolta ha aggiunto che, comunque, "l'alzata di toni di Castro e' solo un anacronistico ed impossibile tentativo di ricreare un fronte antiamericano, e quindi antioccidentale, candidandosi a capofila di un malcontento trasversale verso la nuova politica estera americana" e ricorda che Cuba "aveva ed ha tutte le potenzialita' per appartenere al mondo civilizzato, ma chi di fatto le inibisce e' proprio Fidel Castro, dittatore e assassino recidivo che impedisce la manifestazione della liberta' di parola, ritornando ad usare il terrore come arma politica. Si ravveda, anziche' lanciare insulti "old style", e comprenda che la 'guerra fredda' non gli giova e che l'unica strada percorribile per far parte a pieno titolo dei paesi civilizzati, e' la democrazia aprendo spazi veri e non fittizi al dibattito politico cubano. Spesso le dittature, sia quelle naziste e fasciste sia quelle comuniste, oltre che tragiche sono anche grottesche. Cosi' la dittatura castrista, che uccide e incarcera i dissidenti, adesso cade nel grottesco organizzando una manifestazione di un milione di persone davanti all'ambasciata italiana e a quella spagnola. Siamo sicuri che, in coerenza con le posizioni espresse, alla testa del corteo sara' anche una rappresentanza del PDCI i cui riferimenti internazionali sono appunto Cuba e la Corea del Nord".