''Il vertice di Pratica di Mare chiude un secolo di storia europea e consegna
ai nostri figli un futuro piu' sicuro''. Lo ha affermato il Presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha sottolineato di aver giocato un ruolo di
primo piano nell’aver sventato quella che solo un anno fa, si prospettava come
inizio di una nuova 'era fredda' nei rapporti fra Stati Uniti e Russia.
“Dietro il vertice fra Nato e Russia c'e' un lavoro accanito mio e della
diplomazia per determinare questa situazione". Berlusconi ha spiegato che
gia' al vertice dei G8 di Genova dello scorso anno, dopo un colloquio bilaterale
con Putin, ''guardato con diffidenza dagli alleati anche per il suo passato di
uomo del Kgb'', furono chiare al presidente russo come al premier italiano
quelle che erano “preoccupazioni e diffidenze reciproche. Gli indicai io i
temi su cui doveva dare rassicurazioni agli altri, cosi' come fece nel suo
intervento del giorno dopo''.
Sempre a Genova, Berlusconi racconta di aver personalmente organizzato il primo
faccia a faccia fra Putin e Bush
perche' ''preoccupato moltissimo'' dei timori
reciproci fra i due presidenti. ''C'era la possibilita' di una nuova stagione
fredda fra i due Paesi''. Da qui il rapporto sempre piu' stretto con Putin ed
una perfetta triangolazione fatta di telefonate e colloqui fra Roma, Mosca e
Washington che hanno poi portato alla visita di Berlusconi sul mar Nero e,
quindi all'accordo che sara' ratificato a Pratica di Mare per la collaborazione
Nato-Russia. Perche' la maggiore preoccupazione che Putin aveva rappresentato a
Berlusconi, era dettata dall'allargamento ad est della Nato, giudicata dalla
Russia una ''morsa'' stretta intorno ai suoi confini.