Il vertice Russia-Nato è un successo della diplomazia italiana

Roma - 24 maggio 2002

Il logo del vertice (fonte Presidenza CdM)''Il vertice di Pratica di Mare chiude un secolo di storia europea e consegna ai nostri figli un futuro piu' sicuro''. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha sottolineato di aver giocato un ruolo di primo piano nell’aver sventato quella che solo un anno fa, si prospettava come inizio di una nuova 'era fredda' nei rapporti fra Stati Uniti e Russia.
“Dietro il vertice fra Nato e Russia c'e' un lavoro accanito mio e della diplomazia per determinare questa situazione". Berlusconi ha spiegato che gia' al vertice dei G8 di Genova dello scorso anno, dopo un colloquio bilaterale con Putin, ''guardato con diffidenza dagli alleati anche per il suo passato di uomo del Kgb'', furono chiare al presidente russo come al premier italiano quelle che erano “preoccupazioni e diffidenze reciproche. Gli indicai io i temi su cui doveva dare rassicurazioni agli altri, cosi' come fece nel suo intervento del giorno dopo''.
Sempre a Genova, Berlusconi racconta di aver personalmente organizzato il primo faccia a faccia fra Putin e Berlusconi con Putin (fonte Presidenza CdM)Berlusconi con G. W. Bush (fonte Presidenza CdM) Bush perche' ''preoccupato moltissimo'' dei timori reciproci fra i due presidenti. ''C'era la possibilita' di una nuova stagione fredda fra i due Paesi''. Da qui il rapporto sempre piu' stretto con Putin ed una perfetta triangolazione fatta di telefonate e colloqui fra Roma, Mosca e Washington che hanno poi portato alla visita di Berlusconi sul mar Nero e, quindi all'accordo che sara' ratificato a Pratica di Mare per la collaborazione Nato-Russia. Perche' la maggiore preoccupazione che Putin aveva rappresentato a Berlusconi, era dettata dall'allargamento ad est della Nato, giudicata dalla Russia una ''morsa'' stretta intorno ai suoi confini.