Il valore civile di Ciampi

Perché (e perché ora) le medaglie d’oro ai poliziotti vittime del terrorismo - Da Il Foglio del 14 maggio 2004

Luigi Calabresi:  34 anni, viene ucciso a Milano il 17 maggio 1972 da un killer che lo attende sotto casa, freddandolo con due colpi di rivoltella al capo. Ha lasciato tre figli in tenera eta'. Il processo, dopo un iter lunghissimo, nel 2001 ha riconosciuti colpevoli del delitto Sofri, Bompressi e Pietrostefani.Il presidente della Repubblica, che ha completato ieri il primo quinquennio del suo mandato (auguri per quella maledetta clavicola), ha deciso di conferire la medaglia d’oro al valore civile a dieci poliziotti vittime del terrorismo. Si tratta di un giusto riconoscimento ai singoli, ma anche di un messaggio semplice e diretto a un paese che spesso, di fronte alle sfide della violenza politica, pare distratto o frastornato. Carlo Azeglio Ciampi con questo gesto rivendica un dato che dovrebbe essere ovvio: la continuità e l’unicità dello stato democratico, che è stata però messa in dubbio dalle ambigue teorie sul doppio stato, accusato senza prove di essere non fonte di diritto ma di trame inconfessabili, fino alle stragi. Il fatto che tra gli insigniti della massima onorificenza figuri il commissario Luigi Calabresi è la dimostrazione di questo intendimento, espresso come sempre con sobrietà e senza retorica, ma con una ferma convinzione. La convivenza democratica, il tratto distintivo della nostra civiltà, è un bene da difendere anche a rischio del più grave sacrificio. Ricordarlo oggi era utile, e Ciampi ha trovato il modo migliore per farlo. Dai giorni delle uccisioni di questi eroici poliziotti sono passati tanti anni e ci si può domandare perché il riconoscimento arrivi solo ora. Non c’è dubbio che i presidenti precedenti avevano, nei confronti delle forze dell’ordine e del loro impegno, un’alta considerazione. Gli ultimi due, però, sono stati ministri degli Interni in quel periodo o in quello immediatamente successivo, quindi responsabili della conduzione della polizia. E’ comprensibile che abbiano avuto delle remore. Ciampi ha colmato questa lacuna, esprimendo la riconoscenza del paese ai suoi servitori che l’hanno difeso dalla barbarie terroristica. La sua autorità morale e l’impegno democratico gli consentono di ripristinare il senso profondo del valore civile. Un’espressione apparentemente burocratica che ha invece riconquistato il suo significato vero: quello di un patriottismo sobrio, ma ferrigno.