Il sindaco di Palermo a Rio

Edoardo Pacelli, Rio de Janeiro 21 gennaio 2004

Ha effettuato una breve visita a Rio de Janeiro il sindaco di Palermo, l'onorevole Diego Cammarata. Accompagnato dal console Generale, Francesco Mariano, l'esponente politico siciliano è stato ricevuto dal suo collega carioca, Cesar Maia. Durante questo primo approccio con la realtà brasiliana i due amministratori hanno affrontato alcuni temi che possono  accomunare le due città: le attività delle piccole e medie imprese e l'artigianato, la coscientizzazione delle giovani generazioni in relazione alla lotta al crimine organizzato, svolto attualmente nelle scuole palermitane e che sta dimostrando ottimi risultati, quindi la messa in agenda di una futura visita del sindaco di Rio nella città siciliana. L'avvocato Cammarata ha quindi espresso il desiderio di incontrare la collettività italiana nella sede consolare. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle principali associazioni italiane della città, oltre ad alcuni professionisti venuti anche da molto lontano, come l'avvocato Arnò, presidente di una istituzione di arbitrato internazionale, molto legata agli scambi con le organizzazioni siciliane. Era presente, inoltre, il dottor José Mario Santoro, presidente della Società Italiana di Beneficenza e Mutuo Soccorso, fondata nel 1854, la seconda più antica istituzione italiana nel mondo. Nel suo discorso di presentazione il dottor Mariano ha spiegato l'interesse dell'onorevole Cammarata nel volere incontrare la collettività italiana di Rio, ed il piacere suo nell'accoglierne la richiesta. Ha quindi preso la parola il sindaco di Palermo che ha iniziato facendo una sintesi della sua avventura professionale dallo studio di avvocato alla carriera politica. Ha ricordato le profonde mutazioni dell'Italia negli ultimi 10 anni ed ha fatto la storia di come è nata Forza Italia, di come ha cominciato a svilupparsi ed, infine, di come sta cambiando, in positivo, il Paese. Lo sviluppo di FI ha coinciso con la sua carriera politica. Ha ricordato come il presidente Berlusconi, nel fondare il nuovo partito, si sia avvalso della collaborazione dei suoi manager più preparati e come li abbia poi inviati nei territori di provenienza. In Sicilia è arrivato uno dei più agguerriti collaboratori, l'onorevole Miccichè, che ha convinto l'avvocato Cammarata ad entrare in politica. Alle prime elezioni, a Palermo, FI aveva raggiunto una percentuale del 14%, oggi questa percentuale è salita al 44%. La crescita è stata totale in tutta l'isola, tanto che alle ultime elezioni la coalizione della Casa delle Libertà, di cui  Forza Italia è il partito maggiore, ha conquistato tutte le 61 circoscrizioni elettorali. Questa premessa è servita a constatare come la Sicilia in primo luogo e Palermo, in particolare, stiano vivendo una stagione entusiasmante. Questa presentazione della nuova Italia è stata accolta con piacere da parte degli astanti. L'onorevole Cammarata è stato, infatti, il primo esponente di Forza Italia a descrivere al pubblico carioca i progressi ottenuti dall'attuale governo di centro-destra, soprattutto perchè il Brasile è invaso dalle notizie dei media locali, che riportano le opinioni dell'opposizione italiana.

Lasciata da parte la politica dell'amministrazione precedente di Leoluca Orlando, mirata più a creare una immagine della città che ad affrontare in profondità i problemi, la giunta presieduta da Cammarata sta compiendo ogni sforzo per mettere a nudo la identità di Palermo e dei palermitani. Palermo è una città che ha saputo effettuare il sincretismo del meglio delle civiltà che vi sono passate nei secoli, dai Consegna della medagliagreci ai normanni, dagli arabi ai francesi, dagli spagnoli agli... italiani. Questa riscoperta della propria identità ha portato il siciliano a mettere a nudo la parte migliore di se e questo si può constatare dal nuovo slancio che ha preso la viticultura siciliana, oggi accolta con entusiamo sui mercati internazionali, non appena grazie ai vitigni tradizionali, più o meno importati, ma introducendo sul mercato nazionale e internazionale, vitigni autoctoni, che erano sul punto di scomparire. Da esportatrice di vini da taglio per le produzioni straniere (quanti vini francesi, se parlassero, si esprimerebbero anche in dialetto siciliano!) la Sicilia si è trasformata in uno dei maggiori territori produttori di vini eccellenti. Allo stesso tempo la Sicilia della nuova era ha raggiunto livelli di eccellenza anche nei settori dell'elettronica e dell'informatica. Due facce della stessa realtà. Rispondendo alle domande di alcune persone presenti, Cammarata ha promesso una maggiore presenza della città e della regione, attraverso la fornitura di materiale illustrativo che possa far conoscere agli alunni di italiano in primo luogo, ma anche ai brasiliani, un poco della cultura e delle bellezze paesaggistiche ed architettoniche della città siciliana. Ha poi promesso un sicuro aiuto alla Casa di riposo Villa Paradiso, che ospita alcuni italiani non abbienti, aiuto che si potrà concretizzare attraverso una specie di adozione, da parte di qualche amministrazione pubblica siciliana, di un gruppo di persone o di un padiglione. Se son rose fioriranno.... L'onorevole Cammarata ha poi offerto al Console Generale, una medaglia raffigurante l'aquila, simbolo della città.