Il 2 giugno a Rio de Janeiro

Edoardo Pacelli, 3 giugno 2003

Il Console pronuncia il suo discorso“Signor Console, Lei ha ridato agli italiani di Rio l’allegria e l’orgoglio di essere italiani”. Questa frase è stata pronunciata da una nota giornalista carioca al console generale Mariano, alla fine della festa organizzata per celebrare i 57 anni della proclamazione della Repubblica Italiana. È stata la prima volta che questa significativa manifestazione di italianità si è svolta in una degna cornice, quella dello Yacht Club di Rio, il posto più bello per celebrare una così importante ricorrenza. La cerimonia è iniziata con l’esecuzione degli inni del Brasile e d’Italia, eseguiti dal coro Italia, a cui si sono uniti i presenti. Quindi ha preso la parola il dottor Mariano. Il console generale ha ringraziato tutti gli intervenuti, che, con la loro pre-senza, hanno onorato l’evento ed ha ricordato il pro-fondo significato della data. Con la scelta della repub-blica, ha ricordato, l’Ita-lia è divenuta un paese democratico, capace di passare indenne attra-verso tutte le difficoltà del terribile dopoguerra. Ha quindi voluto ricor-dare l’importante avve-nimento che sta per compiersi, vale a dire il referendum del 15 giugno quando, per la prima volta nella storia italiana, anche gli italiani che vivono all’estero, iscritti alle liste elettorali, sono stati chiamati ad esprimersi attraverso il voto per corrispondenza. Malgrado questo referendum non interessi direttamente gli italiani che vivono all’estero, ha aggiunto, è molto importante che questi esercitino il loro diritto, fortemente voluto e ottenuto dopo una lunga battaglia politica dall’attuale ministro degli Italiani nel Mondo, Mirko Trema-glia. Votare, oltre che godere di un diritto, significa anche coronare gli sforzi organizzativi, economici ed umani di tre ministeri: degli Italiani nel Mondo, degli Esteri e dell’Interno, oltre che dare un significato all’immane lavoro compiuto dal personale delle ambasciate e dei consolati sparsi in tutto il mondo. Sono quindi iniziate le danze al suono della più bella e famosa orche-stra di Rio de Janeiro, la Tajabara. Sarà per la particolare atmosfera creatasi, sará per lo splendido e piacevole buffet, sarà per la qualità dei vini e del prosecco, quello vero, ma quando la festa è entrata nel vivo si è potuto scorgere nel volto dei partecipanti allegria e soddisfa-zione. Sod-disfazione perchè, per la prima volta, l’Italia sta-va fornendo una degna immagine di sè. Da quando il dottor Ma-riano è diventato Console Generale di Rio, infatti, vi è stato un progressivo avvicinamento non solo tra la casa degli italiani e la collettività, ma anche tra la società civile carioca e gli italiani della antica e della nuova immigrazione, tanto che la Camera Muni-cipale di Rio, attraverso una consigliera munici-pale, Leila do Flamengo, ha approvato una mozione nellaLa consegna della mozione da parte della "veradora" Leila do Flamengo al Console Generale, Francesco Mariano quale si esprime il ringraziamento all'Italia per quello che gli italiani che emigrarono hanno fatto in questa città e in questo paese, contribuendo al loro sviluppo economico, culturale e sociale. Si deve riconoscere che, da quando il dottor Mariano è giunto a Rio, l'immagine del nostro paese è molto migliorata in città, grazie al suo meticoloso lavoro volto a creare numerose occasioni di incontro dei vari operatori italiani con i loro colleghi carioca, nello spirito della svolta auspicata dal primo ministro Silvio Berlusconi quando ha occupato il ministero degli esteri e che il ministro Frattini ha continuato a portare avanti, con l'aiuto degli ambasciatori. Infatti, anche una festa serve a migliorare l'immagine di un Paese e questa del 2 giugno ne è stata la dimostrazione lampante.

Un particolare ringraziamento và agli organizzatori e, at least but not last, alla signora Regina Mariano, che ha accompagnato e cu-rato, in tutti i minimi dettagli, l’evento.

ITALIAMIGA vorrebbe esprimere un profondo e sentito ringraziamento, in primo luogo al Console Generale Francesco Mariano e al suo più stretto collaboratore, il dottor Massimo Sassi, ma anche a tutto il personale del consolato che ha contribuito, in maniera determinante, ad accrescerne l’efficienza e, quindi, l’immagine di quella che è la Casa d’Italia, la casa di tutti gli italiani, e si unisce alle voci ben più autorevoli del Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, e a quella del ministro Mirko Tremaglia, per trasmettere, a tutti gli italiani sparsi nel mondo, la felicità e l’orgoglio di essere e, soprattutto, sentirsi italiani.

Il dottor Locoselli, Presidente dell'Associazione Brasiliana del Sovrano  e Militare Ordine di Malta, con la signora Franklin Leal Il console Generale mostra orgoglioso la mozione L'attore italiano Nicola Siri, che tanto successo sta ottenendo in una telenovella in Brasile, posa accanto alla signora Regina Mariano
Il presidente della Società Italiana di Beneficenza e Mutuo Soccorso, José Mario Santoro, e la signora Dulcineia Il presidente dell'Abitta di Nietroi, Pietro Polizzo e signora Il sorriso di Regina Mariano e Bernadette Simonelli