Quando nove
anni fa decisi di scendere in campo con Forza Italia e di occuparmi della cosa
pubblica, avevo ben chiaro di non voler "vivere in un Paese illiberale,
governato da forze politiche e da uomini legati a doppio filo a un passato
politicamente ed economicamente fallimentare". Ero perfettamente
consapevole anche del fatto che l'Italia per migliorarsi aveva bisogno "di
persone con la testa sulle spalle e di esperienza consolidata, creative ed
innovative, capaci di far funzionare lo Stato.". In questi nove anni ho
incontrato tanti italiani, ho potuto conoscere da vicino le tante realtà
positive della nostra Italia e anche le tante cose che non funzionano. Ho
lavorato come mai mi era capitato di fare, pur avendo fino a nove anni fa
vissuto intensamente e senza tregua il mio mestiere di imprenditore. Tutte
queste esperienze mi hanno confermato nel convincimento che era ed è possibile
cambiare l'Italia soltanto con l'intervento di un movimento liberale di massa
come Forza Italia. Con qche ci appartiene in quanto esseri umani e che semmai,
essa sì, fonda lo Stato. E lo Stato deve riconoscerla e difenderla, per
consentire a ciascuno di esprimere le proprie potenzialità. In secondo luogo,
Forza Italia ha portato una grande rivoluzione morale nel nostro Paese: ha
portato - o riportato - nella vita politica la vera moralità, vale a dire la
moralità del fare, del costruire, del realizzare. Moralità non significa
semplicemente non rubare. Questo è ovvio, ma è il minimo: sarebbe umiliante
che da una classe di governo ci si potesse aspettare solo questo, che non rubi.
Perciò non ci piace il moralismo dei giacobini: nel corso dei secoli moderni
quella gelida utopia totalitaria, spesso teorizzata proprio in nome della lotta
alla corruzione, non ha reso gli uomini migliori, anzi li ha resi più feroci.
Per noi la moralità della politica consiste nel risvegliare le energie e le
virtù migliori di una nazione ed ha il suo contrario simbolico nella
de-moralizzazione di un popolnsibili e pronti nella risposta solidale. Per
questi motivi noi, oggi come nove anni fa, anzi oggi ancor più fortemente di
nove anni fa, vogliamo combattere e vincere questa battaglia di moralità per
cambiare l'Italia. Infine, Forza Italia ha introdotto nella politica italiana la
cultura del risultato. Per lunghi anni abbiamo proposto ai cittadini la nostra
visione di cambiamento, che abbiamo articolato in un programma e in un Contratto
mirato su obiettivi precisi e misurabili, scanditi nell'arco della legislatura.
Nonostante le gravi difficoltà interne e internazionali, il Governo sta
svolgendo un grande lavoro, rispettando punto per punto, e nei tempi stabiliti,
tutti gli impegni previsti dal piano di governo. E l'abbiamo fatto mettendo al
primo posto le esigenze dei cittadini più deboli, delle famiglie e delle
imprese, come dimostrano l'aumento delle pensioni minime a un mil ione di
vecchie lire, il raddoppio delle detrazioni per i figli, con lo sgravio di un
milione di vecchiertante, l'anno delle riforme che si realizzano: la riforma del
lavoro, della salute, della scuola, della giustizia, delle istituzioni, del
diritto societario, del sistema delle comunicazioni. E il prossimo anno potremo
festeggiare il decimo anniversario di Forza Italia orgogliosi di quanto avremo
saputo realizzare grazie al lavoro della nostra maggioranza parlamentare e del
Governo sulla base di quei valori che sono per noi un imperativo morale prima
ancora che politico, un dovere civile che dà senso alla nostra vita e la
servizio che rendiamo al nostro Paese.