I primi nove anni di Forza Italia: 26 gennaio 1994 - 26 gennaio 2003

Silvio Berlusconi

Quando nove anni fa decisi di scendere in campo con Forza Italia e di occuparmi della cosa pubblica, avevo ben chiaro di non voler "vivere in un Paese illiberale, governato da forze politiche e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare". Ero perfettamente consapevole anche del fatto che l'Italia per migliorarsi aveva bisogno "di persone con la testa sulle spalle e di esperienza consolidata, creative ed innovative, capaci di far funzionare lo Stato.". In questi nove anni ho incontrato tanti italiani, ho potuto conoscere da vicino le tante realtà positive della nostra Italia e anche le tante cose che non funzionano. Ho lavorato come mai mi era capitato di fare, pur avendo fino a nove anni fa vissuto intensamente e senza tregua il mio mestiere di imprenditore. Tutte queste esperienze mi hanno confermato nel convincimento che era ed è possibile cambiare l'Italia soltanto con l'intervento di un movimento liberale di massa come Forza Italia. Con qche ci appartiene in quanto esseri umani e che semmai, essa sì, fonda lo Stato. E lo Stato deve riconoscerla e difenderla, per consentire a ciascuno di esprimere le proprie potenzialità. In secondo luogo, Forza Italia ha portato una grande rivoluzione morale nel nostro Paese: ha portato - o riportato - nella vita politica la vera moralità, vale a dire la moralità del fare, del costruire, del realizzare. Moralità non significa semplicemente non rubare. Questo è ovvio, ma è il minimo: sarebbe umiliante che da una classe di governo ci si potesse aspettare solo questo, che non rubi. Perciò non ci piace il moralismo dei giacobini: nel corso dei secoli moderni quella gelida utopia totalitaria, spesso teorizzata proprio in nome della lotta alla corruzione, non ha reso gli uomini migliori, anzi li ha resi più feroci. Per noi la moralità della politica consiste nel risvegliare le energie e le virtù migliori di una nazione ed ha il suo contrario simbolico nella de-moralizzazione di un popolnsibili e pronti nella risposta solidale. Per questi motivi noi, oggi come nove anni fa, anzi oggi ancor più fortemente di nove anni fa, vogliamo combattere e vincere questa battaglia di moralità per cambiare l'Italia. Infine, Forza Italia ha introdotto nella politica italiana la cultura del risultato. Per lunghi anni abbiamo proposto ai cittadini la nostra visione di cambiamento, che abbiamo articolato in un programma e in un Contratto mirato su obiettivi precisi e misurabili, scanditi nell'arco della legislatura. Nonostante le gravi difficoltà interne e internazionali, il Governo sta svolgendo un grande lavoro, rispettando punto per punto, e nei tempi stabiliti, tutti gli impegni previsti dal piano di governo. E l'abbiamo fatto mettendo al primo posto le esigenze dei cittadini più deboli, delle famiglie e delle imprese, come dimostrano l'aumento delle pensioni minime a un mil ione di vecchie lire, il raddoppio delle detrazioni per i figli, con lo sgravio di un milione di vecchiertante, l'anno delle riforme che si realizzano: la riforma del lavoro, della salute, della scuola, della giustizia, delle istituzioni, del diritto societario, del sistema delle comunicazioni. E il prossimo anno potremo festeggiare il decimo anniversario di Forza Italia orgogliosi di quanto avremo saputo realizzare grazie al lavoro della nostra maggioranza parlamentare e del Governo sulla base di quei valori che sono per noi un imperativo morale prima ancora che politico, un dovere civile che dà senso alla nostra vita e la servizio che rendiamo al nostro Paese.