I numeri spiegano accanimento contro Berlusconi

Milano (5/11/2002)

"Non sempre i numeri sono esplicativi della realta', ma nel caso di Berlusconi e delle sue vicende processuali, offrono l'immagine piu' fedele di quale sia stata la linea dell'autorita' giudiziaria milanese in questi anni nei suoi confronti".
Lo ha affermato il deputato di Forza Italia e avvocato del presidente del Consiglio, Niccolo' Ghedini, riferendosi alle cifre sulle rogatorie chieste nei confronti del premier, secondo quanto rivelato nell'ultimo libro di Bruno Vespa.

Tra il 1995 e il 2002 la Procura della Repubblica di Milano ha chiesto 309 rogatorie internazionali riguardanti direttamente o indirettamente Silvio Berlusconi: 38 portano come primo intestatario della richiesta il presidente del Consiglio, 271 i suoi coimputati. Il dato e' stato fornito dal ministro della Giustizia Castelli: "Per capire quanto sia rilevante questa cifra - scrive Vespa citando i dati fornitigli da Castelli - basti dire che per il secondo classificato, Pierfrancesco Pacini Battaglia la procura milanese ha avanzato 80 richieste, per Bettino Craxi 22, per Marcello Stefanini (defunto segretario amministrativo del Pci) e il 'finanziere rosso' Primo Greganti complessivamente sette, per il segretario amministrativo della Dc Severino Citaristi due. Per Carlo De Benedetti, Milano non ha avanzato alcuna richiesta di rogatoria: ne esiste soltanto una della procura della Repubblica di Udine. Giovanni Agnelli non e' mai inquisito ne' ascoltato come testimone, per Cesare Romiti esiste una sola richiesta di rogatoria da parte della procura di Torino. Una curiosita' da Palermo: sedici richieste di rogatoria internazionale per Giulio Andreotti, solo una in piu' per Toto' Riina".