"Ora abbiamo la certezza che saremo in grado di agire come stato moderno e che saremo capaci di realizzare le infrastrutture nei tempi prefissi".
Silvio Berlusconi ha preso lo spunto dal via libera arrivato oggi sul progetto preliminare del Ponte sullo stretto “la cui realizzazione non prevede l'utilizzo di contributi a fondo perduto da parte dello Stato" per tracciare un primo bilancio sullo stato delle grandi opere. Oltre al ponte di Messina, in cantiere c'e' il Mose del quale ha osservato Berlusconi "ai primi di febbario cominceranno i lavori. Senza la legge obiettivo saremmo partiti con due anni e mezzo di ritardo", i due trafori del Frejus e, in generale, 125 progetti che saranno seguiti dai 10 commissari straordinari. Il Presidente del Consiglio ha sottolineato:
“Nel primo anno e mezzo di governo abbiamo attivato opere per un costo di 32.214 milioni di euro. Stiamo verificando l'avanzamento di tutte le opere, e verificheremo settimanalmente a che punto sono: il lavoro sara' affidato a 10 commissari straordinari che seguiranno, come fa oggi Bertolaso nei casi di calamita' naturali, lo stato di avanzamento dei progetti. I commissari dovranno essere seguiti e aiutati, e riferiranno al ministro e anche direttamente al presidente del Consiglio''. Il progetto del governo prevede la nomina di 10 commissari straordinari per la verifica dello stato di avanzamento dei lavori delle 125 opere infrastrutturali definite prioritarie dal governo. Abbiamo cominciato con il piede giusto. Con due mesi di anticipo termina oggi la fase sperimentale e si passa ai fatti, alle cose concrete, alla fase attuativa".