"Alla
vigilia della Festa della Repubblica, rivolgo il mio augurio a tutti gli
Italiani, a coloro che vivono in Patria e a coloro che portano con orgoglio il
nome d'Italia nel mondo. Il 2 giugno del 1946, scegliendo la Repubblica con un
libero voto, gli Italiani scelsero, nella scia degli ideali del Risorgimento, la
libertà e l'unità della Patria. L'Italia che avevamo in mente, dopo la
dittatura e dopo la tragedia della guerra, era una Nazione in pace con tutti i
suoi vicini, in un'Europa unita, in un mondo di pace. Volevamo costruire, e
abbiamo costruito, un'Italia in pace anche con se stessa, capace di darsi una
Costituzione che esalta la concordia tra i cittadini, il rispetto reciproco tra
le forze politiche e tra le parti sociali, per il bene e il progresso di tutti.
Senza rispetto non c'è dialogo, nel Paese e in Parlamento; e il dialogo è l'essenza
della democrazia. Questi sono ancora oggi, più che mai vivi, i nostri ideali di
libertà, di sicurezza, di pace. Più di novemila militari italiani, uomini e
donne, in Kossovo, in Bosnia, in Albania, in Afghanistan, in Iraq e in altre
parti del mondo sono portatori di questi valori. A loro va la nostra gratitudine.
Con questo spirito, domani, 2 giugno, ci stringeremo ancora una volta attorno a
loro ai Fori Imperiali. Con questi sentimenti a tutti, dal Quirinale, invio il
mio saluto, il mio augurio".