Da oggi l'Europa è più grande

Dal nostro corrispondente, Massimo Romagnoli: Atene 16/04/2003

La nuova Europa è fattaOggi è stato realizzato «il grande sogno» dei padri fondatori europei, quello di riunire i cittadini dell'Europa nei «valori della libertà, della democrazia e della sicurezza». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel suo intervento alla cerimonia della firma dei trattati di adesione all'Unione europea di dieci nuovi Paesi membri. È nata l'Europa a venticinque.

Parlando davanti agli altri leader al portico di Attalo, ai piedi dell’Acropoli, il premier ha affermato che si tratta di «un giorno straordinario» per quei Paesi dell’Est «sottoposti per decenni a una tirannia feroce». Paesi che ora «possono sentirsi liberi» e «guardare con fiducia al proprio futuro con la garanzia del’Europa».

Il premier ha poi dichiarato che l'Europa del futuro dovrà «confrontarsi con l'unica superpotenza, gli Usa» e «insieme, in amicizia, seminare libertà e democrazia nel mondo»

Riferendosi all'importanza della cerimonia di Atene, Berlusconi ha detto:«E' un giorno che rimarrà per sempre nella nostra memoria» e «quando sarò vecchio lo racconterò ai miei figli e ai miei nipoti. E potrò dire: io ero lì».

Il primo a firmare, dei dieci nuovi membri (Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia), è stato il presidente della repubblica ceca Vaclav Klaus. "Oggi dimostriamo che la storia non finisce", ha detto il premier greco Simitis. Per Blair il vertice di Atene rappresenta una "tappa fondamentale per l'unità europea". Il presidente francese Chirac ha chiesto "un po' di flessibilità" nel processo di riforma delle istituzioni europee e il tedesco Schroeder ha parlato di un giorno storico per la Germania, mentre Prodi chiede agli Stati Uniti di superare le divergenze sull'Iraq per costruire una rinnovata cooperazione tra Europa e Stati Uniti come fondamenta di una stabile pace nel mondo. Oggi è stato realizzato "il grande sogno" dei padri fondatori europei - ha detto Silvio Berlusconi - riunire i cittadini europei nei "valori della libertà, della democrazia e della sicurezza". 

Dal momento della firma dei trattati di adesione, i "10" formalmente non sono più candidati, ma nuovi aderenti. Con questo nuovo status, i loro rappresentanti d'ora in poi potranno partecipare a tutte le riunioni comunitarie. I consigli dei ministri Ue non si riuniranno più a Quindici, ma a Venticinque. I "Dieci" nuovi potranno intervenire in tutte le discussioni ministeriali, prendere posizione, ma senza diritto di voto e non potranno partecipare alle delibere fino al primo maggio 2004. La prima riunione è tra due settimane.

Dopo la firma, il nostro Premier ha poi aggiunto: «Credo che dovremmo mettere mano ad una costruzione delle nostre istituzioni che sia efficace. Questa mattina abbiamo discusso a lungo su come fare questa o quella cosa, su come eleggere questo o quel presidente - ha aggiunto- Ascoltando gli interventi mi domandavo che dobbiamo guardare all'efficacia. Dobbiamo mirare ad essere veramente un unico soggetto politico, capace di una unica politica estera, supportata da una grande forza militare. Dobiamo investire di più nelle tecnologie militari se vogliamo contare. Ma facendo questo, dovremo andare avanti e rivedere le organizzazioni internazionali, la Nato e l'Alleanza Atlantica, a cui bisogna consegnare un nuovo ruolo».