Ciampi apre i lavori alla FAO

Dall'intervento del Presidente della Repubblica in occasione de Vertice Mondiale dell'Alimentazione promosso dalla FAO Roma - Sede della Fao, 10 giugno 2002

Il Presidente Ciampi al Vertice FAO con il Segretario Generale dell'ONU Kofi Annan ed il Direttore Generale della FAO Jacques Diouf. (Fonte Pres. Re.)Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi è intervenuto a Roma presso la sede della FAO, al Vertice Mondiale dell'Alimentazione. Nel suo discorso il Presidente Ciampi ha affermato: "Il valore di questo Vertice dipenderà dal sapersi saldare con il complesso delle iniziative internazionali contro la povertà e per lo sviluppo. La vera misura del successo sarà data dall'attendibilità delle conclusioni, dalla qualità dei contenuti, dalla credibilità degli impegni assunti e soprattutto da una puntuale attuazione dei programmi". "La cancellazione del debito estero dei paesi più poveri - ha continuato Ciampi - è uno strumento decisivo della lotta alla povertà nel mondo. I paesi industrializzati e le Istituzioni Finanziarie Internazionali devono premiare chi opera per la democrazia e il buongoverno. Rinnovo l'appello rivolto dall'Italia a Monterrey all'intera comunità dei creditori per la cancellazione bilaterale del 100% del debito estero, finanziario e commerciale, dei paesi più poveri. L'Italia propone anche di effettuare interventi ancora più radicali, comprese cancellazioni straordinarie nel caso di catastrofi naturali o di gravi crisi umanitarie. Proprio a tal fine, il Parlamento italiano ha approvato una specifica norma". Il Presidente della Repubblica Ciampi ha così concluso: "La fame e la malnutrizione si eliminano soltanto attraverso una crescita equilibrata dell'agricoltura e delle condizioni di vita nelle campagne. Ma il quadro dello sviluppo è unico. Cancellazione del debito, accesso ai mercati del Nord e maggiori flussi finanziari verso Sud sono gli interventi di priorità immediata. La loro efficacia richiede unità d'intenti e d'azione. L'obiettivo è ambizioso; l'impresa è ardua. Ma è una battaglia dovuta che, insieme, possiamo vincere".