Quale Brasile? Quale l'immagine da passare per consegnare un'idea più o meno
fedele del Brasile di questi tempi? Potremmo soffermarci sulla straordinaria
celebrazione popolare che Rio di Janeiro ha saputo offrire al passaggio della
torcia olimpica passata di mano in mano in una catena impressionante di campioni
dello sport e personaggi dello spettacolo. Le lacrime di Pelè, i salti di gioia
di Gustavo Kuerten, la gioia di Ronaldo fino all' apoteosi al Parco del Flamengo
con più di un milione di persone che avevano visto, qualche settimana addietro,
svanito il sogno di ospitare i prossimi giochi olimpici, costituisce una
formidabile prova di quanto i carioca sappiano organizzare una festa. O si
potrebbe raccontare l'orribile storia di Cèlio Timoteo, 14 anni, ucciso dai
trafficanti di droga La foto del ragazzo morto apparsa in prima pagina ("O
Povo", 25 maggio 2004)è agghiacciante: piedi e mani legate, la teste semi
spaccata, il corpo piegato e costipato in un carrello del supermercat0! E
stato proprio così che il padre Alfredo Timoteo ha dovuto, dopo lunghe
trattative con i trafficanti, portare la salma straziata del povero Cèlio all'obitorio
visto che manco la polizia ha il coraggio di scalare certe favelas, oggi veri e
propri quartieri generali dei cartelli della droga. Tra una ribellione
carceraria e l'altra (l'ultima in Benefica ha causato 31 vittime), ci si
potrebbe abbandonare alle folkloristiche feste di giugno, alle sfrenate cadenze
del fòrrò e al simpatico presidente Lula che partecipa, con gentile consorte,
ai tanti arraial che si stanno realizzando in tutto il paese. Lo stesso
simpatico presidente che, meno di un mese fa, aveva pensato di espellere dal
paese un giornalista americano che ne aveva riferito abitudini … ad alta
gradazione alcolica. Lula alza un po' il gomito, insomma, secondo quanto il
reporter statunitense riferisce attingendo, tra l'altro, ad una ricca serie di
testimonianze palazzinare di Brasilia. Tutto ciò quasi sfociava in un
gravissimo atto di censura e intolleranza, rientrato in extremis grazie agli
ammonimenti del ministro della comunicazione che ha indotto l'irato
Lula-pace-e-amore, a più miti consigli. Tutto finito a tarallucci e … "
cachaça".
E
allora si potrebbero dare i primi, timidi numeri dello "spettacolo della
crescita" promessa dal super-ministro dell'economia Antonio Palocci (di
chiare origine italiane) che parlano di un lieve incremento dell'attività
industriale e delle esportazioni record del 2003 e di 5000 nuovi paperoni che i
tassi d'interesse più alti del pianeta hanno prodotto negli ultimi due anni.
Sono fortunati cittadini brasiliani che hanno accumulato, in meno di un anno, la
cifretta di un milione di dollari! A questo quadro idilliaco, fa da contrasto l'istantanea
dell'IBGE che mostra come in quasi metà delle famiglie brasiliane, non c'è
cibo sufficiente per una corretta alimentazione! La stessa ricerca, (dati IBGE,
" O Globo", 20maggio2004); rivela che il 46,7 dei brasiliani non si
alimentano quanto basta e l'85 % non riesce ad arrivare a fine mese. Il quadro
peggiore lo offre il nord-est brasiliano dove la povertà rasenta la miseria
assoluta. Alla faccia del FOME ZERO...
Mentre scorrono le immagini degli stessi membri del governo litigare sull'aumento del salario minimo da 240 a ...260 reali (sempre meno di 100 dollari al mese), cifra irrisoria che non si stacca dalla soglia della vergogna, si possono ammirare, estasiati, le acrobatiche evoluzioni di Daiane dos Santos, atleta per caso o per disperazione, minuta ragazzina di colore di umili origini che ha meravigliato tutti conquistando il titolo mondiale di ginnastica artistica e che, attualmente per il Brasile, costituisce una delle più concrete speranze di medaglie ad Atene.
A lei sono affidate le speranze di tanti giovani che cercano riscatto in questo paese dove, a ben vedere, non sono molti gli esempi da seguire. E allora forza piccola Daiane!
E noi, dove eravamo rimasti? Tra poco meno di un mese il primo importante appuntamento per non dimenticare che in Brasile vengono spazzate via troppe giovani vite: 2.505 nel 2002 ("Mappa della violenza IV - Unesco", "O globo", 8 giugno 2004) solo nello Stato di Rio, il 23 luglio si terranno la messa ed il concerto in memoria della madre di tutte le stragi di innocenti in Brasile: Candelaria 1993.