C’è del marcio nelle coop e nella magistratura

’’La gran parte dei magistrati sono ideologizzati. La magistratura e’ collaterale al partito della sinistra. C’e’ questo balletto continuo di giudici che prima agiscono nell’interesse del partito comunista e poi vengono premiati e candidati dal partito comunista stesso. Tutto questo e’ inaccettabile. E’ un qualcosa di cui colpevolmente i giornali italiani ancora non si sono occupati. Non vogliono far luce su un fenomeno di conflitto di interessi mastodontico e inaccettabile di cui i cittadini si devono rendere conto. C’e’ del marcio in questo, c’e’ del marcio nella magistratura, c’e’ del marcio nelle cooperative, c’e’ del marcio in questo modo di fare politica e noi dobbiamo, per avere una vera democrazia, essere accorti e combattere la battaglia fino in fondo per noi stessi e per la nostra liberta’ e io vincero’ questa battaglia’’.

Lo ha affermato Silvio Berlusconi ospite della trasmissione ’Omnibus’ su La 7. ’’Voglio spiegare a tutti gli italiani se loro ritengono giusto che un imprenditore come me, che e’ sceso in campo perche’ temeva che il suo paese dovesse correre dei rischi per quanto attiene l’economia, la democrazia e la liberta’ possa essere perseguitato in questa maniera in tanti anni - ha sottolineato il nostro Presidente - e’ possibile che un imprenditore come il sottoscritto in dodici anni sia perseguitato con 93 indagini su un gruppo industriale che e’ in testa per il pagamento delle tasse, che ha dato lavoro a 56 mila persone. Non e’ possibile una cosa del genere nei confronti di un imprenditore diventato politico, che e’ diventato soprattutto il principale oppositore della parte politica che i giudici difendono cioe’ la sinistra. In nessun paese, nella storia delle democrazie, si e’ verificata una cosa di tal genere. Alla fine combattero’ questa battaglia e la vincero’ negli interessi di tutti gli italiani perche’ si abbia giustizia. Si deve temere una parte politica che usa i giudici come un balletto per i suoi interessi’’.

’’Gli italiani devono capire, si deve temere una parte politica che, alla maniera del comunismo tradizionale, usa questi mezzi nella lotta politica. Sono mezzi che non si possono usare in una democrazia in uno stato libero ci deve essere una magistratura indipendente dai partiti politici. Noi abbiamo invece la magistratura che e’ collaterale ad un partito della sinistra che ha ancora molti dirigenti del vecchio partito comunista’’ "Il problema non sono io che attacco i pm, ma la sinistra che prima si serve dei giudici e poi li candida in Italia e in Europa". Il premier ha citato il caso di Luciano Violante, capo dei Ds a Montecitorio: "È stato un pm ideologizzato, ha ancora rapporti con le procure, e’ il regista di operazioni in particolare in Sicilia. Anche D’Ambrosio, assieme a Borrelli, e’ il regista dell’eliminazione di cinque partiti democratici, che pur avendo commesso errori hanno garantito al Paese la democrazia". E per quanto concerne i rapporti tra le coop rosse e la camorra , Silvio Berlusconi ha commentato:

’’Ho avuto modo di leggere le carte di un processo nel quale una cooperativa della Lega della coop nella regione Campania aveva avuto dei finanziamenti legati alla camorra. La magistratura ha fatto un processo. I giudici hanno ritenuto di portare avanti il processo per cosi’ tanto tempo per cui e’ intervenuta la prescrizione del reato. Le carte di quel processo che io ho potuto direttamente e personalmente esaminare dimostrano come sia indiscutibile che quei finanaziamenti venissero dalla camorra. Pero’ di connivenze tra le organizzaizioni e la criminalita’ organizzata e le cooperative ce ne sono diverse. Io potro’ fornirne i numeri’’.

In merito al voto di aprile, il presidente del Consiglio ha commentato: "Mi vedete cosi’ sereno perche’ sono assolutamente sicuro che il sorpasso, se non c’e’ gia’ oggi, sara’ dopodomani" E sul programma ha aggiunto: "Non lo abbiamo ancora tirato fuori perche’ ora siamo impegnati a contrastare la cortina di pessimismo e disfattismo alzata dall’opposizione, che aveva fatto credere agli italiani che il governo era venuto meno agli impegni presi". Berlusconi ha assicurato che i nuovi punti programmatici "saranno una continuazione del lavoro di questi cinque anni", a partire dalle politiche occupazionali: "Prometto un altro milione di posti di lavoro. Nonostante varie difficolta’, a cominciare dalla congiuntura economica internazionale negativa siamo riusciti in controtendenza rispetto all’Europa a creare piu’ di un milione e mezzo di posti di lavoro. Pensiamo di poter promettere un altro milione di posti di lavoro in piu’, andando verso la piena occupazione". E sui sodaggi, il presidente del Consiglio si è così espresso:

''Ci deve essere un sindacato dei sondaggisti: è impossibile che, nonostante lavorino su campioni tanto diversi, i loro dati si discostito non più di un punto. In realtà, questi sondaggisti sono utilizzati dalla sinistra che influisce sulle loro aziende per dimostrare che l'Unione è avanti, mentre siamo in parità''. Berlusconi attacca i magistrati ma se la prende anche con i sondaggisti influenzati dalla sinistra e punzecchia i giornalisti, compresi quelli stranieri in Italia. Il premier punta il dito sulla stampa: ''Certe volte mi viene in mente quella barzelletta in romanesco: 'se te dico de sì me meni, se te dico de no me meni, allora dimme che me voi menà'...''.

Poi Silvio Berlusconi ha commentato l’intervista del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, in cui veniva criticato il suo comportamento riguardo ai temi della giustizia e dei rapporti con il Quirinale. "E’ la proporzionale, bellezza... E’ una legge in cui ciascuno cerca di portare voti alla propria forza politica, ma io a differenza di Casini, non ho mai detto mezza parola di critica velata a Casini o agli altri alleati. Si tratta di punzecchiamenti, punture di spillo di cui non mi curo e a cui non rispondero’".