"Non ho alzato affatto i toni e non ho nessun intenzione di alzarli. La vera indecenza non e' l'uso della tv, ma che mi si accusi di cose inesistenti, attaccandomi su fatti di diciotto anni fa. Questa e' la vera indecenza".
Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a proposito delle polemiche sulla sua intervista e Excalibur. “Un presidente del Consiglio, per una vicenda cosi', necessariamente deve far presente quale e' le realta' dei fatti. E' costretto a farlo". Comunque, "se non mi attaccassero non ci sarebbe alcuna risposta. Se c'e' un moderato, sono io, se c'e' uno che guarda la relta' dei fatti, sono io". Berlusconi quindi rivendica il diritto di difendersi, se "attaccato, da delle accuse che si basano su dei teoremi senza un indizio, senza nessuna prova. In questo teorema c'e' la volonta' politica di attaccare non solo Silvio Berlusconi, ma il presidente del Consiglio, che si avvia ad essere il presidente dell'Unione europea per il prossimo semestre". In altre parole, " ho dato una risposta che piu' moderata, piu' contenuta, piu' misurata non si poteva dare. Ovviamente non posso parlare di fatti senza che dai fatti venga fuori anche chi erano gli attori".