Bassolino a Rio

Edoardo Pacelli, 28 maggio 2003

Il Console Mariano presenta il presidente Bassolino alla collettività italianaFrancesco Mariano, Console Generale d'Italia a Rio de Janeiro, ha ospitato un altro rappresentante del mondo politico italiano, Antonio Bassolino, Presidente della regione Campania, ex sindaco di Napoli ed ex Ministro del Lavoro durante il Governo D'Alema. Nella sua pur breve visita al Brasile, Bassolino ha voluto incontrare la collettività italiana presso la Casa d’Italia, colmando la sua agenda che ha presentato una frenetica serie di impegni. Appena giunto a Rio de Janeiro si è precipitato a visitare l'architetto Oscar Niemeyer, colui che, insieme all'urbanista Lucio Costa, ha creato Brasilia. Motivo dell'incontro la visione del progetto di un auditorium che Niemeyer ha sviluppato e donato alla città di Ravello (chiamata anche la città della musica), affinchè vi venga ospitato un Festival musicale internazionale, oltre ad una attività artistica da tenersi durante tutto l'anno e non limitata, come ora, al mese di luglio, nei famosi giardini di Villa Rufolo. La consegna ufficiale del progetto al presidente della regione ed al sindaco di Ravello, avverrà il 28 alla presenza del presidente del Brasile, Lula. Quindi, a San Paolo, l'ospite getterà le basi per la presentazione in quella città di una mostra di reperti pompeiani, inediti, provenienti dagli ultimi scavi effettuati a Pompei. Questa mostra itinerante inizierà il suo viaggio nella capitale paulista nel 2004, in occasione dei festeggiamenti dei 450 anni di fondazione della città. Successivamente la mostra si trasferirà a Città del Messico, poi in Bassolino e MarianoGiappone e infine, nel 2007, negli Stati Uniti. Sempre a Rio sarà presentato il progetto di uno scambio di artisti contemporanei napoletani, a Rio, e artisti carioca, a Napoli. Ha infatti denunciato la discriminazione che gli ambienti culturali europei esercitano nei confronti delle arti nei paesi emergenti. A questa situazione il presidente Bassolino intende  fornire la sua proposta costruttiva. Nel concludere la sua breve esposizione, Bassolino ha ricordato che, benchè egli sia a Rio nella sua veste di rappresentante di una regione e di un partito, che non fa parte della coalizione che governa l'Italia, egli intende agire in maniera istituzionale, in nome dell'Italia, per questo motivo è pronto a trasmettere al governo italiano le sollecitazioni ed i problemi che gli intervenuti volessero presentargli.

Hanno preso la parola il rappresentante del CGIE, ed il presidente del Comites, che hanno invocato l'aiuto di Bassolino perchè eserciti delle pressioni su chi di dovere per risolvere il grave problema delle Anagrafi. Infatti, buona parte degli italiani all'estero iscritti alle anagrafi consolari e all'AIRE dei comuni di provenienza, non compaiono nei tabulati del Ministero dell'Interno. Questo fatto può inficiare il corretto svolgimento delle operazioni di voto, proprio ora che questo diritto è stato riconosciuto dalla nuova legge. Il numero degli esclusi è pari al 50% degli aventi diritto.

Il direttore dell'Istituto di Cultura, ha apprezzato le parole di Bassolino, ma si è lamentato del fatto che l'Italia volutamente o inconsciamente, attribuisce a San Paolo una importanza culturale che appartiene a Rio de Janeiro. Ha quindi ricordato i legami che legano l'Italia al Brasile per la presenza dell'imperatrice napoletana Teresa Cristina di Borbone.

Antonio Bassolino firma l'albo d'oro dell'Associazione dei Campani di RioIl vice presidente della Associazione Campana di Rio, dottor Pacelli, nel ringraziare il presidente per le sue espressioni in pro del rafforzamento degli scambi culturali tra i due paesi, ha ricordato che l'emigrazione italiana in Brasile è cominciata proprio a Rio, nel 1843, con l’arrivo della principessa di Napoli e della sua corte costituita da professionisti, musicisti e artigiani. A Rio, per inciso, esiste il più grande numero di reperti archeologici pompeiani, fuori di Napoli. Qui, nel 1854, è anche nata la più antica associazione italiana al di fuori del nostro Paese, che è stata voluta proprio dall'imperatrice che volle, altresì, che si chiamase Società Italiana, di Beneficenza e Mutuo Soccorso, per sottolineare il fatto che doveva servire a tutti coloro che venissero dalla penisola, senza distinzione di stato di appartenenza. Ha quindi chiesto al presidente Bassolino la possibilità di intrattenere scambi sia culturali che sportivi, tra giovani campani-brasiliani e i loro colleghi e coetanei napoletani. Inoltre, essendo Alfredo Apicella, il presidente dell'associazione, che si trova attualmente in Italia, anche delegato del CONI e quindi organizzatore dei Giochi della Gioventù, ha espresso a Bassolino il desiderio di far conoscere Napoli e la Campania ai giovani atleti italo-brasiliani, che partecipano alle competizioni in  Italia nell'ambito dei Giochi.Il presidente campano ha prontamento accolto la richiesta impegnandosi a concretizzarla. Ha inoltre promesso il suo impegno affinchè la mostra pompeiana possa essere ospitata, dopo San Paolo, anche a Rio de Janeiro, prima di procedere per Città del Messico. Tutto dipende dallo sponsor, che attualmente è il Banco do Brasil. Come potrebbe, forse, anche essere possibile realizzare una esposizione di reperti pompeiani che si trovano in Brasile, nella città di Napoli.

Alla fine dell'incontro, il Presidente Bassolino si è recato presso la sede della Associazione dei Campani di Rio de Janeiro dove ha firmato l'albo d'oro.