Avvocato, addio

Torino – News ITALIA PRESS

Una definizione si impone su tutte, nella giornata della morte di Gianni Agnelli , presidente onorario FIAT: un uomo che ha reso grande l'immagine dell'Italia nel mondo. E' d'accordo il mondo imprenditoriale, quello del giornalismo e il mondo del lavoro. Lo dimostrano la rilevanza data alla notizia non solo sui giornali italiani, ma anche su quelli italiani all'estero e da quelli stranieri. Agnelli ha significato FIAT, la grande industrializzazione, la crescita economica italiana e quindi lavoro per molti. E ancora significa mondo dello sport, ai livelli di Juventus e di Ferrari che a livello internazionale raccolgono consensi oltre che azionariato. Si aggiunga l'editoria, attraverso cui la "voce" imprenditoriale torinese raggiunge i lettori della carta stampata di tutta Italia e dei luoghi della sua distribuzione estera.

Ed è per questo che i commenti sulla sua figura vengono da tutti i settori e, anche se con diverse letture, mettono l'accento sull'importanza dell'uomo e dell'azienda, che spesso sono state identificate. Due dimensioni emergono prevalentemente dai commenti raccolti a caldo: il forte radicamento sul territorio della famiglia Agnelli e dell'azienda che rappresenta ma, nello stesso tempo, una proiezione internazionale a tutto tondo.

La presenza della FIAT in Piemonte e a Torino ha segnato la crescita industriale della città e l'ha resa protagonista di una delle pagine della storia economica mondiale che l'azienda della famiglia Agnelli ha scritto. Lo confermano gli storici, ma grande orgoglio è stato espresso anche dai politici ed amministratori locali. E, conseguenza della condizione di capitale industriale, la crescita demografica della città negli anni 60 ha visto protagoniste le masse meridionali che si sono trasferite nella capitale dell'industria automobilistica italiana, segnando una svolta nella storia dell'emigrazione italiana.

Con Agnelli se n'è andato, quindi, un pezzo di Italia. Sono concordi le voci italiane all'estero, ancora legate, probabilmente affezionate, come qualcuno ha osato, alla figura dell'imprenditore italiano, che, sebbene vecchia maniera, ha portato avanti una fetta del mondo del lavoro italiano. Agnelli, quindi, come immagine: immagine FIAT, immagine Italia, immagine Juve se si vuole. Perché Gianni Agnelli viene ricordato anche dai tifosi juventini dei clubs all'estero come una figura eccezionale, contraddistinto da una capacità straordinaria di attenuare le polemiche che spesso sorgevano da squadre avversarie, anche grazie a quell'eleganza che da sempre lo contraddistingueva. E anche il mondo dell'emigrazione piange l'"Avvocato della gente" che, come ha detto il Ministro degli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, "ha portato grande prestigio alla Patria".

Un uomo e un imprenditore lontano e vicino al tempi stesso: i rappresentanti delle comunità italiani all'estero e le stesse comunità piemontesi concordano. Anche se in molti non l'avevano mai visto di persona, sono tutti d'accordo: e venuto a mancare un uomo che ha scritto la storia d'Italia.