Al direttore - La data di oggi va ricordata come un grande passo avanti per
questo paese. Il 14 febbraio 1984 Bettino Craxi emanò il famoso “decreto San
Valentino”, che diminuì drasticamente l’inflazione e rappresentò una svolta per
l’economia del paese.
Oggi, la Giovane Italia, da me presieduta, e la Fondazione Free, di Sacconi,
Cicchitto e Brunetta, ricordano quella scelta riformista insieme a un’altra
opera riformista compiuta da un uomo libero, la Legge Biagi, al Convegno “14
febbraio 1984 – 14 febbraio 2006: dalla scala mobile alla legge Biagi, il lungo
conflitto tra riformisti e massimalisti”, che si terrà a Roma (Palazzo Altemps)
alle ore 15. Verrà inoltre presentato l’Ufficio di Presidenza del “Comitato per
la difesa e l’attuazione della Legge Biagi”, presieduto da Giuliano Cazzola e al
quale hanno già aderito personalità del mondo del lavoro, della cultura e
dell’impresa. E’ un’azione civile in difesa di una legge che questa sinistra
anti-riformista vuole cancellare, ma che ha fatto crescere l’occupazione in
Italia, diminuire il precariato ed emergere sacche di lavoro nero.
Questo Convegno è anche un segno evidente di un’area che rivendica l’eredità del
riformismo socialista di Craxi, e senza fare proclami sta lavorando insieme per
dare al paese riforme concrete, trovare idee per il futuro con radici solide in
quella storia, senza sventolare vecchi simboli che sono ormai storia. Il
Decreto San Valentino, insieme a chi lo emanò, fu osteggiato e criminalizzato
dalla sinistra anti-riformista e massimalista. Il levarsi di scudi contro la
Legge Biagi, da parte delle stesse figure, conferma che si tratta di una riforma
che va nella direzione giusta per l’Italia.