Anche per i residenti all'estero aumento della pensione minima?

Roma, 13 maggio 2002 - (GRTV)

Questa settimana scatta l'aumento della pensione a 516 euro per altre 306 mila persone. In questo modo, i beneficiari arriveranno a un milione 443 mila. Sia la decorrenza sia il numero dei beneficiari si ricavano da un rapporto INPS sull'attuazione delle norme previste dalla Finanziaria 2002, per quanto riguarda l'incremento delle pensioni più basse.

L'aumento delle minime a 516 euro potrebbe essere esteso anche ai pensionati italiani all'estero. L'Istituto di previdenza sta infatti valutando, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - riferisce il quotidiano "Il Tempo" - l'ipotesi di applicare l'aumento anche nei riguardi dei residenti all'estero. Si tratta di 400 mila posizioni: la metà di esse potrebbe rientrare nei requisiti indicati dalla legge. L'intera questione è stata discussa dal Consiglio di Amministrazione dell'INPS. Anche se sono emerse - riporta sempre il quotidiano romano - alcune perplessità in merito all'applicabilità della maggiorazione, anche a causa della generica formulazione della legge stessa.

L'Istituto di previdenza ha ipotizzato di attribuire anche alle pensioni estere non integrate al minimo, per motivi contributivi e di inesportabilità il medesimo importo massimo di maggiorazione (a condizione che vengano rispettati i requisiti di reddito e di età previsti) corrisposto alla generalità delle pensioni al minimo: cioè 123 euro, che corrisponde alla differenza tra 516 euro e la misura del trattamento minimo, di 393 euro. Sarà comunque il Dicastero guidato dal Ministro Roberto Maroni a dare indicazioni in merito.

Ricordiamo che, per potere beneficiare dell'aumento, il pensionato deve avere 70 anni (ma tale requisito può essere ridotto di un anno ogni cinque anni di versamenti, anche fino a 65 anni). Per gli invalidi civili totali l'aumento a 516,46 euro spetta a coloro che hanno almeno 60 anni. Inoltre, il reddito dell'interessato deve, per il 2002, essere inferiore a 6713,98 euro. Una volta rispettato anche questo requisito, i pensionati sposati devono considerare il reddito del coniuge: per avere i 516,46 euro mensili il reddito cumulato deve essere inferiore a 11271,39 euro.

L'On. Mirko Tremaglia, Ministro per gli Italiani nel Mondo, ha giudicato "assolutamente ingiustificate" le perplessità del Consiglio di Amministrazione dell'INPS, riportate dagli organi di informazione, in merito all'applicabilità della maggiorazione sociale delle pensioni minime anche in favore dei cittadini italiani residenti all'estero. "Tanto più - ha evidenziato Tremaglia - se si considera che sin dal 16 gennaio scorso l'INPS stesso ha diramato ai suoi uffici periferici con circolare n. 17, istruzioni per l'applicazione dell'articolo 38 della Legge 448, disponendo, tra l'altro, l'invio anche ai pensionati residenti all'estero, di un'apposita comunicazione per la dichiarazione reddituale per il conseguimento della prevista maggiorazione di legge.

La preannunciata valutazione circa l'applicabilità della norma in via congiunta da parte dell'INPS e del Ministero del Lavoro, produce un inutile allarmismo.

Una diversa determinazione - ha puntualizzato ancora l'On. Tremaglia - costituirebbe una errata ed arbitraria interpretazione restrittiva della legge, un ulteriore intollerabile vulnus allo status civitatis dei nostri connazionali all'estero, una incomprensibile ed ingiustificata discriminazione, una evidente disparità di trattamento assolutamente illegittima, anche e soprattutto sotto il profilo costituzionale"