Il
18 febbraio 1861, nasce lo Stato italiano unitario: si riunisce infatti a Torino
il 18 febbraio 1861 il nuvo Parlamento d'Italia per proclamare l'unita' del
Regno affidato a Vittorio Emanuele secondo, e decidendo di trasferire la
capitale d'Italia a Firenze. Approvata dal Senato il 26 febbraio
e dalla Camera il 14 marzo, la legge venne promulgata tre giorni piu' tardi. Con la
liberazione del Veneto, nel 1866, e l'occupazione di Roma, nel 1870, si
concluderą il processo di unificazione, anche se gli italiani di Trento e
Trieste, rivendicano ancora la liberazione dal dominio austriaco.
Nel 1861 i cittadini del Regno d'Italia sono 25. 756.000, ed hanno un reddito pro capite (calcolato in Lire del 1938) di 1845 lire. Il prodotto interno lordo, sempre calcolato con la stessa moneta, č di 49,7 miliardi di lire, di cui il 54,4% proveniente dall'agricoltura, il 18,7% dall'industria, il 21,5% dal terziario ed il 5,4% dall'amministrazione pubblica.
Le scelte che la nuova classe dirigente adotterį per il nuovo Stato saranno determinanti per i successivi decenni. Infatti l'unificazione doganale e l'estensione dell'amministrazione piemontese a tutto il territorio nazionale provocano profondi cambiamenti e turbative nelle varie regioni, soprattutto in quelle meridionali, lasciando trasparire le distanze economiche di queste terre rispetto alle regioni del Nord. Gli anni che seguono saranno anni di profonda trasformazione: vengono poste le basi per l'industrializzazione del Paese, vengono ampliate considerevolmente le reti stradali e ferroviarie, viene stimolata la partecipazione politica, con la formazione dei primi partiti di massa.