Una finale europea ancor più amara

La polizia olandese trascina un giornalista della RAIGiornalisti italiani aggrediti prima e dopo la partita, tifosi disabili che sono stati trasportati in braccio fino ai posti loro assegnati da alcuni volontari. Alla delusione per la bruciante sconfitta azzurra si aggiunge anche l'amarezza per questi deprecabili episodi che sono accaduti durante la finale di Euro 2000.

Il tutto sarebbe successo quando le troupe televisive della Rai hanno tentato di riprendere una scena in cui alcuni disabili venivano costretti a lasciare le loro carrozzine per essere trasportati a braccia nel settore a loro assegnato. L'attività degli operatori ha irritato gli agenti che hanno cercato di impedire le riprese: ne è nato un parapiglia, con tensione e spintoni. In questo frangente il giornalista Mario Mattioli è stato malmenato a sangue e almeno sei tra giornalisti ed operatori sono stati condotti al posto di polizia vicino allo stadio con l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale.

La carenza dello stadio di Rotterdam nell'accogliere i tifosi disabili (erano in 200, arrivati con un volo charter e di certo non pensavano di dover affrontare anche qui il consueto problema delle barriere architettoniche con cui si devono confrontare quotidianamente) e l'ingiustificata aggressione a delle persone che stavano semplicemente svolgendo il loro lavoro sono episodi di un tale squallore che si commentano da soli.