Dopo
Cento e Adrano è la volta di Paternò e Sciacca poter calcare la passerella del
sambodromo di Rio de Janeiro, durante la festa dell'Apoteosi, la sfilata, cioè,
delle scuole di samba campioni. Le due città siciliane sono state città
invitate da parte di "Pianeta Vacanze", l'organizzazione che detiene i
diritti presso la lega delle scuole di samba.
Paternò, ridente cittadina della provincia di Catania, sorge alle pendici dell'Etna e, come l'Etna, nasconde nelle sue vene il calore e l'esuberanza della terra siciliana. Qui la generosa e fertile terra regala agli umani quella meraviglia che sono le tipiche arance rosse, oltre a tanti altri prodotti agricoli, famosi per la loro qualità, dai pomodorini ai vini, dai formaggi ai dolci. Sede di uno dei più tradizionali carnevali siciliani, Paternò ha deciso di fare il grande salto presentandosi al pubblico carioca con una operazione che non vuole essere esclusivamente di divertimento, ma, soprattutto, di divulgazione culturale di un popolo così poco conosciuto da questa parte dell'Oceano. Che questo sia uno degli scopi della trasferta, ce lo ha chiarito l'assessore al turismo, cultura e sport della cittadina etnea, Antonino Naso, il quale ha tenuto a sottolineare quanto sia stimolante poter contribuire a far scoprire i tesori artistici, culturali e sociali della propria terra in una manifestazione considerata futile, ma che socialmente, culturalmente e economicamente rappresenta sempre un evento importante per la città. Dicevamo sociale, perchè il Carnevale di Paternò non è appena una occasione di divertimento per la maggior parte delle persone, ma rappresenta anche un fatto sociale con il coinvolgimento nella festa di persone disabili, che da spettatori passivi diventano loro stessi protagonisti della manifestazione. L'azione dell'attuale amministrazione del sindaco Failla, è volta al coinvolgimento di grandi e piccini, interessando le scuole. Per la sfilata delle maschere sono state fatte sfilare più di duemila scolari, mascherati, accompagnati dai rispettivi genitori, anche loro in maschera, con un ritorno a quello che era, una volta, il vero carnevale di strada.
Ma Paternò è famosa, anche, per i cosiddetti carri floreali, una tradizione unica, con nove carri addobbati con i vari fiori di stagione, dai garofani alle margherite, dalle orchidee alle viole, a cui si aggiungono quelli allegorici tradizionali, uno dei quali del comune a cui hanno accesso i bambini meno fortunati della città, quest'ultimo voluto proprio dall'assesore Naso che ha ripristinato una usanza che era stata abbandonata 18 anni fa. Adesso "Sicilia, gemma in un mare di sole", il carro di Paternò, a cui si è aggregato anche il comune di Sciacca, ha avuto la possibilitá di "traversar a pasarela", come dicono i carioca, portando molta simpatia e calore mediterraneo nella terra del samba.
Nelle immagini alcuni momenti della festa
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