La Puglia, come
è stato annunciato giovedì 21 febbraio 2002 dal presidente della Giunta
Regionale, Raffaele Fitto, al padiglione Puglia Turismi della BIT di Milano, era
popolata dal temibile tirannosauro o almeno da un suo stretto parente. Lo
rivelano le orme e i calchi rinvenuti nei blocchi estratti a oltre quaranta
metri di profondità nella cava attiva di Borgo Celano, nelle terre di Padre
Pio. Orme di tirannosauro, provenienti da Borgo Celano, sono state rinvenute
anche nei blocchi calcarei utilizzati per la realizzazione dei moli portuali di
Mattinata e Peschici, nel Gargano. La scoperta di Mattinata conferma la Puglia
nel ruolo di Jurassic Park italiano. Nel 1999, oltre 200 impronte di dinosauri
erbivori furono scoperte in una cava abbandonata di Altamura, nell'Alta Murgia.
Altri veli continuano a squarciarsi sugli enigmi della preistoria pugliese. L'eccezionale
rinvenimento di due statuette d'avorio di probabile fattura micenea negli ipogei
proto-dauni di Trinitapoli, del II secolo a. C., hanno indotto all'apertura, nel
prossimo maggio, del Parco Archeologico Ipogeico: un unicum, in Italia, di cui
si potranno visitare due dei 15 corridoi scavati da Anna Maria Tunzi della
Soprintendenza Archeologica di Bari. Contestualmente sarà inaugurata la prima
Settimana Ipogeica che avrà il suo culmine nella esposizione dei due avori
micenei, il cinghialetto e l'uomo con la testa di toro ritrovati nel secondo
ipogeo. Sono la testimonianza della successiva funzione funeraria di queste
catacombe preistoriche (in origine luoghi rituali) e di un passato di ardite
spedizioni mercantili tra le sponde del Mediterraneo Orientale. Come vuole
raccontare anche la mostra in programma a Bari, da maggio a ottobre 2002, al
Castello Svevo e nei luoghi del centro storico a forte identità marinara,
"Santi e marinai sull'Adriatico. Dodici secoli di marineria e scambi
culturali tra Bari e Cattaro". (aise)