In casa d'altri: come si divulga la cultura

di Edoardo Pacelli

Monsieur Jean Stock, presidente dela TV5 franceseMonsieur Jean Stock, presidente della rete televisiva TV5, ha lanciato a Rio de Janeiro il programma "'Ca me dit", 24 ore di trasmissione in diretta, al vivo, per il mondo intero, presentando la capitale storica e culturale del Brasile. L'iniziativa è stata presentata il 5 ottobre alla Maison de France, alla stampa brasiliana durante una colazione di lavoro alla quale hanno partecipato giornalisti brasiliani e francesi e, soprattutto, responsabili dell'insegnamento della lingua francese sia presso entità legate direttamente a quel paese (Liceo Moliere, Alliance Française, Ecôle Suisse), sia, e questo è l'aspetto più importante, i responsabili di scuole pubbliche brasiliane nelle quali si studia la lingua d'oltralpe.È stato presentato il palinsesto completo, che si sviluppa nei vari luoghi cari ai carioca e ai turisti, cominciando alle 13 di sabato 7 ottobre dal Corcovado, e continuando, sino alle tredici di domenica lungo un percorso turistico, culturale e di svago nella città meravigliosa.

Come osservatori interessati dobbiamo risaltare come è organizzata la nostra sorella francese in termini di divulgazione del proprio patrimonio culturale e linguistico, una attività svolta dalla emittente di stato a favore sia della cultura di quel paese, sia degli stranieri che a quella cultura si avvicinano: il consolato ha organizzato l'incontro con gli operatori, l'addetto stampa ne ha sottolineato l'importanza, ed è stata data soddisfazione a coloro che, brasiliani, con enormi sacrifici personali, ne hanno sposato la causa e ne divulgano la cultura. 

Che differenza con le visite della nostra emittente di stato! L'arrivo della troupe televisiva avviene all'insaputa di tutti; all'ultimo momento si avvisano le persone che interessano; il palinsesto è concordato al di fuori della comunità e, infine, il programma va in onda alcuni mesi più tardi, senza una data precisa di trasmissione. Quello che è più grave è che gli alunni e i professori dei vari corsi di lingua italiana, sia di quelli a pagamento dell'Istituto Italiano di Cultura, sia di quelli gratuiti dell'ACIB-RJ (Associazione Culturale Italo Brasiliana di Rio de Janeiro), destinati ai discendenti di italiani,  non partecipano alle trasmissioni, durante le quali potrebbero testimoniare il loro amore e attaccamento alla lingua e alla cultura italiana, dimostrando, per lo meno gli alunni dell"ACIB, un sentimento di riconoscenza verso il governo e, soprattutto, il popolo italiano che, a proprie spese, ne ha reso possibile l'apprendimento.