Monsieur
Jean Stock, presidente della rete televisiva TV5, ha lanciato a Rio de Janeiro
il programma "'Ca me dit", 24 ore di trasmissione in diretta, al vivo,
per il mondo intero, presentando la capitale storica e culturale del Brasile. L'iniziativa
è stata presentata il 5 ottobre alla Maison de France, alla stampa brasiliana
durante una colazione di lavoro alla quale hanno partecipato giornalisti
brasiliani e francesi e, soprattutto, responsabili dell'insegnamento della
lingua francese sia presso entità legate direttamente a quel paese (Liceo
Moliere, Alliance Française, Ecôle Suisse), sia, e questo è l'aspetto più
importante, i responsabili di scuole pubbliche brasiliane nelle quali si studia
la lingua d'oltralpe.È stato presentato il palinsesto completo, che si sviluppa
nei vari luoghi cari ai carioca e ai turisti, cominciando alle 13 di sabato 7
ottobre dal Corcovado, e continuando, sino alle tredici di domenica lungo un
percorso turistico, culturale e di svago nella città meravigliosa.
Come osservatori interessati dobbiamo risaltare come è organizzata la nostra sorella francese in termini di divulgazione del proprio patrimonio culturale e linguistico, una attività svolta dalla emittente di stato a favore sia della cultura di quel paese, sia degli stranieri che a quella cultura si avvicinano: il consolato ha organizzato l'incontro con gli operatori, l'addetto stampa ne ha sottolineato l'importanza, ed è stata data soddisfazione a coloro che, brasiliani, con enormi sacrifici personali, ne hanno sposato la causa e ne divulgano la cultura.
Che differenza con le visite della nostra emittente di stato! L'arrivo della troupe televisiva avviene all'insaputa di tutti; all'ultimo momento si avvisano le persone che interessano; il palinsesto è concordato al di fuori della comunità e, infine, il programma va in onda alcuni mesi più tardi, senza una data precisa di trasmissione. Quello che è più grave è che gli alunni e i professori dei vari corsi di lingua italiana, sia di quelli a pagamento dell'Istituto Italiano di Cultura, sia di quelli gratuiti dell'ACIB-RJ (Associazione Culturale Italo Brasiliana di Rio de Janeiro), destinati ai discendenti di italiani, non partecipano alle trasmissioni, durante le quali potrebbero testimoniare il loro amore e attaccamento alla lingua e alla cultura italiana, dimostrando, per lo meno gli alunni dell"ACIB, un sentimento di riconoscenza verso il governo e, soprattutto, il popolo italiano che, a proprie spese, ne ha reso possibile l'apprendimento.