Italiamiga: Padre Castrese, può dirci come è nata la sua vocazione e da quanto tempo si trova in Brasile?
Padre
Castrese: Da quattro anni sono in Brasile e precisamente in Laranjal do Jari,
una città all'interno dello Stato dell'AMAPA, a nord-ovest del grande Brasile.
Sono un missionario deel Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME). Il mio nome
- causa di confusione per la burocrazia Italiana e Brasilera! - è Castrese. Da
circa 10 anni sono stato ordinato Padre in Milano per le mani di Carlo Maria
Card. Martini. Gli altri miei compagni di consacrazione sono in Africa, in
Italia e a S.Paulo. Sono parroco da un anno. La parrocchia in cui vivo, Santo
Antonio do Jari, è stata eretta 6 anni fa. Solo da 15 anni il Padre vi ci abita
stabilmente. Prima avvenivano solo le cosiddette desobrigas: ogni tre mesi
qualche Padre di Macapà o di Almeirim visitava i villaggi delle sponde del
fiume Jari. La parrocchia comprende due citta, Laranjal (45.000 ab.) e Vitoria
do Jari (10.000 ab.). Le comunità sono 52, 12 in Laranjal, 3 in Vittoria, 8
nella foresta e le restanti lungo il Rio fino all'isola di Açaizal nel grande
Rio delle Amazzoni. Vivo insieme a padre Antonio, indiano ordinato da qualche
anno. La mia vocazione è maturata i Italia. Dopo la prima giovinezza trascorsa
nell'oratorio di Cologno Monzese, incontrai Comunione e Liberazione tra i banchi
delle scuole superiori. Il fascino del carisma di C.L. mi aiutò a guardare con
passione alla vita e soprattutto alimentò in me il desiderio che la presenza di
Cristo sia annunciata "fino agli estremi confini della terra". La
breve parentesi universitaria, 2 anni al Politecnico di Milano per diventare
ingegnere, mi dette la gande possibilità di vivere ancora di più la fede
attraverso la grande amicizia con gli amici di C.L., fino a decidere di
consacrarmi al Signore per essere missionario. Tuttavia feci il servizio
militare. In quegli anni i militari italiani furono mandati in Libano per
garantire la pace nei campi profughi. Io fui con loro. Cinque mesi
indimenticabili nei quali la mia vocazione si consolidò. Così, al ritorno,
feci il mio ingresso nel seminario del PIME. Anni bellissimi in cui ho
conosciuto uomini e donne che hanno dato tutto per l'annuncio del Vangelo.
Diventato padre fui mandato a Napoli per lavorare tra i giovani nell'Animazione
Vocazionale Missionaria. Ho dovuto aspettare cinque anni perché finalmente si
avverasse il sogno di partire... e oggi sono qui, nel posto che il Signore,
attraverso i miei superiori há scelto per me.
Italiamiga: Ci può parlare della sua parrocchia?
Padre Castrese: Laranjal è una citttà nata a seguito del grande
Progetto Jari. Um Americano, un certo Ludwig, circa trent'anni fa, comprava 1
milione di ettari di terra compresi tra lo stato del Pará e dell'Amapà. L'idea
era quella
di creare grandi allevamenti di bufali, ovini e suini, insieme all'impiantazione
di vaste aree di eucaliptos e pini per la fabbricazione della carta e l'estrazione
del Caolino che serve per imbiancare la carta. Accanto a questa grande impresa
c'era l'attività dei Garimpeiros, i famosi cercatori di oro (lo stato dell'Amapà
è famoso per la sue ricchezze minerarie). Com l'impiantazione del progetto
migliaia di uomini con al seguito le rispettive famiglie emigrarono per
Laranjal. L'immensa quantità di persone originò quella che negli anni 90-95
veniva definita nel telegiornale della rete Globo la "più grande favela
Brasileira". I Padri che si sono succeduiti in questi anni hanno
accompagnato questo sviluppo stando accanto alla gente del posto e dandogli
quell'aiuto spirituale e materiale di cui avevano bisogno. Piano piano
cominciarono a nascere i primi gruppi comunitari, le prime comunità e con esse
le prime Cappelle. Anche i protestanti evangelici si moltiplicarono (oggi ci
sono circa 24 denominazioni non cattoliche). La Comunità Cattolica, con le sue
comunità di base e un gruppo di preghiera della Rinnovazione, cerca di
comunicare e annunciare attraverso l'incontro a tu per tu con le persone la
grazia della presenza di Gesù Cristo. Questo annuncio avviene a tutti i livelli
ma soprattutto tra i moltissimi poveri che vivono in città. L'intensa attività
catechetica e cultuale, la S.Messa, il Culto in tutte le cappelle, e la
quotidiana preghiera delle lodi, sta generando frutti belli e coraggiosi: la
pastorale dei Bambini, la Colonia per i bambini, incontri per le famiglie, le
attività per i giovani, la campagna di raccolta di viveri per i poveri e adesso
stiamo cercando di iniziare una scuola di calcio per i bambini. Ringrazio tutti
coloro che ci faranno compagnia con le preghiere... e se un giorno passate per
Laranjal, chiedete del Parroco!.